Luca Amoroso: la psichedelia spirituale del futuro
Ci aveva convinti già con il suo esordio e aveva attirato l’attenzione di buona parte della critica con un suono antico, uscito dal passato e sentito, non scimmiottato per qualche tipo di moda. Luca Amoroso, giovanissima penna di un presente digitale, torna alle origini con un secondo lavoro di inediti dal titolo “Gli Angeli Verranno A Prenderci” che questa volta direziona con più attenzione verso melodie maggiormente strutturate, sempre potenti nella loro forza evocativa, sempre libere da qualsiasi forma di convenzione pop. L’estetica non è il suo forte… o forse, è l’espressione primigenia di questa carriera appena nata e che non dobbiamo perdere nel rumore di fondo…
Una produzione che richiama molto la psichedelia spirituale degli anni ’70. Partiamo da qui: radici artistiche che ti hanno condotto al disco?
Sicuramente i Beatles post “Rubber Soul” e i Pink Floyd era “Dark Side”, e poi devo dire che i King Crimson hanno tanto contribuito al sound di questo disco, dal punto di vista sia spirituale che sonoro soprattutto. “Apocalisse 18:33” credo ne sia l’esempio più clamoroso.
Disco che sembra sviare di netto ogni abitudine moderna. Hai una ragione questa scelta?
Si, non mi piacciono le produzioni moderne. Io e Matteo Spinazzè, il tecnico del suono, abbiamo lavorato con dell’equipaggiamento vintage proprio per ricreare suoni lontani dalla nostra epoca.
Tutto suono suonato? Esiste la sfera digitale anche qui?
Tutto quello che si sente è suonato. Ezio Zaccagnini alla batteria, io tutto il resto.
Lo strumentale finale? Come lo hai pensato? Te lo chiedo perché tanto del suono di questo disco, così come nel brano in questione, sembra “casuale”, suonato e ripreso in libertà senza troppi rigori estetici. Sbaglio?
C’è molta sincerità non costruita nei suoni dell’album, abbiamo deciso così, come si faceva nei dischi anni 90 grunge. Abbiamo seguito quella linea. Anche se dietro c’è un ragionamento molto delineato maniacalmente.
Dal vivo come lo stai portando, come pensi di farlo suonare?
Sara interessante da portare dal vivo, potrei optare per un set acustico, oppure un set elettrico alla “White Stripes”.