Interview – Sig. Solo

É uscito martedì 21 febbraio 2023 per Gelo Dischi e in distribuzione Believe “Cose pericolose“, il singolo che segna il ritorno del progetto Sig. Solo, alter ego di Andrea Cipelli, già celebre per la sua collaborazione con DenteBaustelle e L’Officina della Camomilla. Il singolo di ritorno, vanta la preziosa collaborazione di Andy Bluvertigo

  1. Quali sono le tue influenze musicali? C’è qualcosa tra i tuoi ascolti, recenti e non, che non ci aspetteremmo mai? 
    Le influenze sono veramente molteplici, strati su strati di ascolti, di generi diversi, negli anni…percorso musicale che anche inconsciamente certamente modifica e influenza i connotati di chi poi crea una sua proposta musicale originale. Ogni tanto vado a riascoltarmi in rete, le registrazioni originali delle memorabili serate della Baja degli Angeli di fine anni 70, il nostro Studio 54. Davvero Super !!!!
  2.  Chi è Sig. Solo e chi Andrea Cipelli? Chi ha la meglio quando litigate? 
    Bella domanda, offerta promozionale senza scadenza, paghi uno prendi due, poi vedremo se è stato un affare o meno. Hanno due caratteri opposti, sono il diavolo e l’acqua santa, Peppone e Don Camillo per citare il favoloso loro conterraneo Giovannino Guareschi. Diciamo che quando ha la meglio Sig.Solo ci si diverte di più.
  3. Hai voglia di raccontarci il tuo lavoro con Dente, Baustelle e con l’Officina della Camomilla? Cosa significa per te aver fatto in qualche modo della scena indie nel suo periodo d’oro?
    Qualsiasi esperienza musicale è sempre stata per me un arricchimento, quella con Dente in particolare, con il quale ho condiviso davvero tantissima strada, è stata particolarmente intensa e profonda. Le nostre anime musicali si sono contaminate spesso, ci hanno regalato delle grandi soddisfazioni che restano incise sui dischi e nei ricordi delle migliaia di persone che incontravamo ai concerti. Credo fossimo in quegli anni felicemente complementari.

    Naturalmente vivendo l’ambiente musicale le occasioni di questo genere si creano con una certa facilità, nel caso dei Baustelle è capitato proprio di trovarmi nel posto giusto al momento giusto ed è stato davvero molto molto bello. Il giorno stesso che li incontrai, Francesco propose di provare, oltre ai brani Baustelle, un brano dei Pulp non dei più popolari, io mi trovai prontissimo perché lo conoscevo bene, quindi fu tutto subito in discesa; seguirono anche delle serate molto divertenti con Rachele e altri amici. Bellissimi ricordi.

    Si contano su una mano gli artisti o progetti che in tutti questi anni mi hanno letteralmente lasciato a bocca aperta, colpito al cuore, rapito totalmente:  L’Officina della Camomilla è uno di questi, li vidi la prima volta a Bologna e rimasi ipnotizzato, la stessa sera mentre bazzicavo al banchetto gadgets, mi   presentai a Francesco De Leo e lui mi disse subito quanto apprezzasse i miei arrangiamenti al piano sui pezzi di Dente.Poche settimane dopo mi proposero di aggiungere una mia parte al loro singolo in uscita, una grande emozione. La parte che incisi fu un “buona la prima” di cui vado ancora molto orgoglioso e i ragazzi mi scrissero poi, una lettera bellissima di ringraziamento che conservo ancora. La canzone è Piccola Sole Triste.

    Il periodo fu naturalmente bellissimo, l’energia era altissima perché un sogno stava divenendo realtà, magico a dir poco, condividere palchi, conoscere persone, condividere strada, bella storia.
  4. E quali nomi potrebbero rappresentare il cantautorato indipendente oggi? 
    Non saprei, immagino ci possa essere un sottobosco ricco di giovani avventurosi e talentuosi che mi piacerebbe scoprire, ma non ho più il tempo che avevo un tempo, per inseguire tutto, ho il fiato un po’ corto e corro meno, quindi mi lascio colpire dalle cose senza andarle a cercare….mi è capitato con i Post Nebbia, band più che cantautorato per esempio, ho sentito il loro progetto molto affine a me, molto sulle mie corde, mi piacciono moltissimo, avevo sentito Pablo America, altro bel personaggio, Francesco De Leo naturalmente.
  5. Quale domanda avrei assolutamente dovuto farti e invece non ti ho fatto? Quale invece la risposta? 
    Ma come hai fatto a partorire quel brano capolavoro che è COSE PERICOLOSE?

    Le canzoni son come i fiori, nascono da sole, son come i sogni e a noi non resta che scriverle in fretta, perché poi svaniscono e non si ricordano più.

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