Interview – Luca Ploia

Luca Ploia, cantautore dal piglio romantico e moderno, racchiude nel suo nuovo album “Nato nel medioevo” tutta la sua poetica. L’abbiamo intervistato con piacere e questo è il risultato della nostra chiacchierata virtuale.

Descrivi Luca Ploia cantante con tre (o quattro) aggettivi:

A cosa fai riferimento quando ti approcci alla scrittura di un nuovo brano?

Innanzitutto all’amore cortese. Nell’amor cortese il rapporto tra gli uomini è basato sull’amore. Il cavaliere è armato ma le sue armi le usa per il bene, per il servizio ai più deboli, a chi è fragile. C’è inoltre il culto della donna come essere sublime. Amare la donna ingentilisce l’animo dell’uomo che ama il proprio destino anche se l’amata lo degna solamente di uno sguardo o di un saluto.

Il codice dell’amor cortese è anche il mio riferimento: coraggio, lealtà, nobiltà d’animo, onore, bellezza: punto essenziale di tutto l’amor cortese. Indispensabile per innamorarsi è farsi rapire dalla bellezza, incontrando in tal modo la felicità. L’ispirazione è capace di dare luce alla vita, di riconciliarci con il mondo.Inoltre mi piace trasformare la quotidianità in versi.

Cosa vorresti che il tuo album comunicasse agli altri? Sei riuscito a metterci tutto quello che volevi?

Sono riuscito a metterci tutto quello che in quel momento potevo. Per quello che voglio c’è ancora tempo e ci saranno altri Album. Come io mi faccio trasportare dentro le emozioni, così vorrei coinvolgere il mio pubblico. Mi sento poeta che canta per il desiderio del bene, anche se il bene a volte può sembrare un’illusione. Sono convinto che si può trovare bellezza in ogni istante e in ogni condizione che ci è dato di abitare nella vita; il nostro destino si può non solo subire ma anche amare; nessuno sa quale sarà il suo destino ma qualunque cosa sia dovremmo imparare ad accoglierla, con la consapevolezza che se cadiamo possiamo poi rialzarci. Vorrei che a tutti venisse il desiderio di far l’amore con la vita.

So che è come scegliere il figlio preferito, ma se qualcuno avesse solo dieci minuti per ascoltare il tuo album, quali sarebbero i brani che sceglieresti?

I due singoli scelti: Buongiorno amore ovvero l’importanza delle le piccole cose, basta dare significato a quell’attimo apparentemente insignificante e condividerlo con chi non se ne accorge. A cosa serve tutto il nostro fare nel mondo? Il nostro lavoro è fare qualcosa che renda il mondo più bello. Così il lavoro diventa poesia e noi tutti diventiamo degli artisti e recuperiamo il gusto della vita che a volte può venire meno.

La felicità è una questione di spazio, ovvero l’apertura all’essenza della vita. Siamo al mondo per essere felici, questo è un dato di fatto. Lasciamoci prendere, rapire dalla felicità. Così come l’infinito: noi con le nostre forze non riusciamo a raggiungerlo, ma possiamo farci rapire…Magari guardando un cielo stellato… chi lo guarda ancora?

Chi vorresti che partecipasse alla prossima edizione di Sanremo?

Mi sembrano già in tanti…

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