Interview – La Belle Epoque

Esce venerdì 18 novembre 2021 Demoni, il nuovo album de La Belle EpoqueDopo due singoli – “Tutto quello che saremo” e “Ad un passo dalla luna” – a fare da apripista, torna la band lombarda con un nuovo lavoro di studio che non lascia spazio a compromessi. Dieci brani per scoprire una dimensione completamente nuova della band che, messa da parte l’istintività del primo album, riesce a traghettare l’ascoltatore in un viaggio in bilico tra ragione e sentimento, spaziando tra ritmiche incalzanti, arrangiamenti cangianti e suadenti melodie.
 

Siamo quello che non vorremmo mai essere. Siamo noi stessi solo davanti allo specchio. Siamo timidi. Siamo egocentrici. Siamo le debolezze che ci sovrastano. Siamo diffidenti. Siamo le storie che non vorremmo mai raccontare. Siamo ipocriti. Siamo stupidi e non lo nascondiamo. Siamo distratti. Siamo l’amore ma non lo comprendiamo. Siamo l’odio che tratteniamo. Siamo il presente, quello che conta. Siamo i nostri demoni uno contro l’altro.

  1. Quali sono le vostre influenze musicali? Qualcosa che proprio non ci aspetteremmo?

    Ascoltiamo davvero di tutto, ciascuno di noi predilige delle sonorità particolari, ma potremmo dirvi che il sound che ci accomuna più di tutti rimane il pop-rock nelle sue innumerevoli sfaccettature di sottogeneri. Siamo anche avidi collezionisti di 33 giri: ascoltare musica soul con in sottofondo il fruscio della puntina che scorre nei solchi del vinile è una sensazione davvero appagante.
  1. Quali sono le cose che, facendo riferimento al vostro ultimo singolo, devono succedere semplicemente perchè deve accadere? 

    Vivere alla giornata è davvero riduttivo, per questo ogni persona cerca in qualche modo di indirizzare la propria vita ponendosi obbiettivi o individuando traguardi da raggiungere. Succede spesso che lungo il percorso intrapreso accadono eventi imprevisti, incontrollabili con i quali occorre necessariamente fare i conti o scendere a compromessi. A volte il compromesso diventa opportunità, basta saper aspettare: c’è tutto il tempo.
  1. Vi capita mai di riascoltare i vostri pezzi vecchi? Che sensazioni provate a riguardo? 

    Ci riascoltiamo spesso e volentieri. E’ sempre piacevole ricordarsi delle emozioni e delle belle sensazioni provate nel momento in cui abbiamo arrangiato e successivamente registrato un determinato brano. Ci aiuta anche a ricordarci chi siamo, da dove siamo partiti e che percorso stiamo intraprendendo.
  1. Quali elementi rendono inconfondibile un pezzo de La Belle Epoque? 

    In ogni brano cerchiamo di costruire un dialogo tra gli strumenti suonati da Dario e Luca (chitarre, tastiere, sintetizzatori) al fine di qualificare al massimo la componente melodica dell’arrangiamento. Basso e batteria offrono la giusta base ritmica. La voce di Luca viene valorizzata il più possibile dai cori di Dario che, in più di un’occasione, contribuiscono a definire la linea vocale principale del brano. I nostri gusti musicali contribuiscono alla composizione generale: in ogni canzone cerchiamo di portare un mix variegato ma coeso di tutto ciò che piace ascoltare.
  1. Mi incuriosisce la vostra esperienza con le Indiemood Sessions, com’è andata?

    Abbiamo contattato IndieMood per una possibile collaborazione nel corso della fase promozionale del nostro primo album (Il Mare di Dirac). Ne è nata una proposta di partecipazione alle session che abbiamo accolto con entusiasmo in quanto ci è parsa da subito un’occasione unica e molto adatta al nostro stile. La sessione di registrazione è stata indimenticabile: poter suonare la propria musica nei canali di Venezia, ricevere sguardi, applausi ed essere filmati dai turisti in gondola è davvero un’esperienza unica nel suo genere. 
  2. Quale domanda avrei assolutamente dovuto farvi, ma che invece non vi ho fatto? 

    Nel video di “Ad un passo dalla luna” compaiono diverse marionette, chi le ha realizzate? Dove si trovano ora? Le marionette sono state realizzate apposta per noi da parte di Erika Errante, regista e scenografa del video stesso. Dopo le registrazioni nel “Bosco dell’Italia” del Comune di Osio Sotto le marionette hanno voluto prendere possesso della nostra sala prove: si prendono cura dei nostri strumenti quando non ci siamo e ce li fanno trovare sempre perfettamente accordati ed in ordine, pronti per essere suonati! 

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