Interview – Decrow

Esce venerdì 13 maggio 2022, in distribuzione Believe Digital, il nuovo singolo del progetto Decrow dal titolo “Laser“. Un nuovo capitolo che nasce dopo una festa alla quale il produttore Edo (Edd Bateman) lo ha trascinato.  Il brano parla del bisogno psicofisico di andare ad una festa, di divertirsi al massimo dopo il lungo periodo di restrizioni che abbiamo vissuto e racconta tutte le esperienze che questa può regalarci come il cercare una persona con cui ballare in mezzo ai laser, il sesso occasionale e gli eccessi. Decrow ci racconta il mondo sopra le righe delle feste notturne, dei dopo sbronza, delle schiere di persone che riempiono case di sconosciuti, della scena underground che si è nascosta per due anni. Il mood del brano è quello di un pezzo punk anni 90’ in piena regola, anche se Decrow sceglie di sostituire le chitarre con synth acidi e taglienti.

Non potevamo non fargli qualche domanda!

  • Quali sono le tue influenze musicali? C’è qualcosa che non ci aspetteremmo mai? Qualche ascolto recente che ci senti di consigliarci?

Fin da bambino ascolto rock in ogni suo sottogenere. Mi piace veramente qualsiasi sfaccetttura dal Grunge al Pop Punk. Mi piace anche la Techno e la musica elettronica e nel mio piccolo cerco di unire queste che influenza. Nei miei progetti puoi trovare dal brano grunge più acustico alla traccia con senza chitarre elettriche, ma con i synth più acidi, come “Laser”. Ultimamente sto ascoltando “Giving birth to Thunder” disconce degli Indian Summer, altrimenti sono mega in fissa con Surf Curse, o Viagra Boys.

  • Di cosa parla “Laser”? Chi dovrebbe assolutamente ascoltare il brano? 

“Laser” parla di una festa, con tutte le cose che concernono essa. Dagli eccessi, al sesso occasionale, allo spiacevole incontro di una ex. Dovrebbe ascoltarla chi ha voglia di fare festa e non pensare a niente.

  • Quanto è importante per la tua ispirazione essere inserito in un contesto urbano come quello romano? 

In realtà neanche tanto. Non ho mai avuto il bisogno di appartenere a qualcosa. Come dicevo mi piace sperimentare, musicalmente parlando non so se mi riesco a classificare dentro una scena, lascio che siano gli ascoltatori se vogliono a classificarmi come gli pare, a me non interessa. Le poche collaborazioni che ho fatto so frutto di stima o di amicizia verso un artista. Nel prossimo disco infatti ci sono featuring con artisti mega lontani tra di loro, sia per attitudine che me genere musicale.

  • Quando da Giulio sei diventato Decrow? 

Credo di essere nato Decrow. Ma mi ricordo che a Liceo ero andato in fissa per il film “Il Corvo”, il primo con Brandon Lee, non le cacate postume. Mi rivedevo troppo nel personaggio interpretato da Lee e quindi iniziai il mio progetto musicale con questo nome.

  • Quale domanda avrei assolutamente dovuto farti, e invece non ti ho fatto?

“Come stai?”E la mia risposta sarebbe stata “non lo so” ahahahaha

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