Interview: Canzoni Per

Canzoni Per è un progetto strano. Lanciato dalla giovane etichetta Pezzi Dischi, Canzoni Per nasce e si sviluppa su instagram. Questo debut album è un concept, a cui ne seguiranno altri, un racconto sentimentale, non senza ironia e con la giusta irriverenza, dai primi giorni di meraviglia fino alla consapevolezza della fine, senza ordine cronologico.

Nasce dalla voglia di sperimentazione sulla forma canzone, rimodellando le strutture tipiche di un certo cantautorato pop. Per farlo usa dei riferimenti, a volte stereotipandoli, per raggiungere subito l’ascoltatore, unendo un gergo crudo tipico del rap, ma senza ostentazione, ad argomenti agrodolci, tipici dell’indie. Tutti i brani hanno una durata di meno di due minuti e inizialmente sono stati pubblicati esclusivamente su Instagram, accompagnati da videoclip legati tra loro da una coerenza visiva.

Scopare è il primo disco, in uscita il 17 giugno.
Ecco cosa ci hanno raccontato!

Chi si nasconde dietro il collettivo di Canzoni Per? E come nasce l’idea di un progetto musicale che vive unicamente su instagram? Il disco verrà pubblicato anche su Spotify e affini?

Nessuno si nasconde, siamo in piena vista.
Semplicemente vogliamo porre l’attenzione non tanto su chi scrive le canzoni, ma sulle canzoni stesse. Che è poi il perché abbiamo scelto il nome Canzoni Per. In realtà l’idea non è quella di un progetto che nasce solo su Instagram, ma quella di un progetto che fa il suo debutto in società su Instagram, infatti il disco verrà pubblicato anche su Spotify e affini.

Esistono altri progetti musicali che vivono e si adattano a instagram, come il vostro?

Sì, ad esempio il noto caso Tierra Whack che ha lanciato un suo album su Instagram. ùin Italia di recente è uscito un progetto di un rapper che si chiama sina_808_ che ha pubblicato alcuni suoi pezzi su instagram utilizzando come video parti di anime. Molto Figo. Per quanto ne sappiamo finora è qualcosa fatto soprattutto nello scenario rap/trap.

Ci portate in studio con voi una giornata? Cosa succede? Come nasce una canzone?

Per quanto riguarda l’album Scopare le canzoni sono nate sia in studio che non. A volte ci siamo ritrovati e avevamo già melodia e testo, altre volte ci siamo ritrovati e avevamo solo qualche birra. Non c’è stata quindi una regola o un modus operandi. Avevamo in mente il risultato finale e abbiamo cercato la strada per raggiungerlo.

C’è dell’ironia in quello che fate? Una sorta di satira contro la canzone indie?

Di ironia molta, altrimenti sarebbe quanto meno grottesco chiamarsi Canzoni per Scopare. Di satira invece non ce n’è molta: la musica indie in generale ci piace, però non ci piace l’eccessiva omologazione al genere, la perdita di indipendenza nella scrittura che fa sì che le canzoni sembrino tutte scritte dallo stesso artista-leviatano che fagocita le individualità dei vari progetti.

Cosa dovremmo assolutamente sapere del disco, prima di ascoltarlo?

Non è importante quello che sai prima di ascoltare un disco, è importante quello che sai dopo averlo ascoltato. Ci piacerebbe non influenzare l’ascoltatore (per quanto possibile). Come dicevamo prima, pensiamo che il bello delle canzoni è proprio l’avere una voce propria, che arriva all’ascoltatore a prescindere da quello che sa o quello che si aspetta.

La domanda che non vi ho fatto ma che avrei assolutamente dovuto farvi?

Se nell’orata all’acqua pazza ci mettiamo i pachino.

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