Interview – Allarme
Fuori da venerdì 3 novembre 2023 per Sputnik Music Group il primo album degli Allarme, duo marchigiano che con questo disco consolida definitivamente un nuovo percorso musicale iniziato un anno fa con la pubblicazione del primo singolo prodotto da Claudio Marcozzi. “Estranei” è un disco rock che si fonde con il pop d’autore e il cantautorato, strizzando l’occhio alla new wave e l’industrial. Scherza con l’elettronica, la dance e l’hip hop americano, un vero e proprio contenitore variegato che rappresenta a pieno il progetto.
Ne abbiamo parlato con loro:

Come nasce la figura artistica degli Allarme e cosa contraddistingue la loro musica?
Gli Allarme sono frutto di svariati anni di amicizia, abbiamo deciso di unire ancor di più i nostri percorsi provando a fare musica per via di gusti e vedute affini. Quello che contraddistingue la musica degli Allarme è la volontà di non fermarsi davanti a dei confini mentali, ponendo questa voglia di superarli come obiettivo primario del progetto.
“Estranei” è il vostro primo album. Cosa racconta del vostro percorso fino ad oggi?
Estranei rappresenta il tassello finale dopo anni di lavoro, abbiamo messo dentro a questo disco tutte le pulsioni e gli sfoghi raccolti nel tempo, lo abbiamo composto immaginandolo come una pioggia che arrivasse a purificarci.
Cosa potete raccontarci della scena musicale delle Marche? È un ambiente favorevole alla nascita di nuovi progetti?
Nelle Marche, per lo meno nelle province più al centro ed al nord (noi siamo a sud), c’è molto fermento di progetti musicali inediti dopo anni di cover band. Tutto questo è lodevole ed apprezzabile, ma al momento la domanda rappresentata dalle band non combacia con la carente offerta rappresentata dai locali del territorio.
Come è nata la collaborazione con Claudio Marcozzi alla produzione e come ha arricchito il vostro disco?
Oltre alla conoscenza personale visto che abitiamo nello stesso paese, anche Claudio negli scorsi anni è stato impegnato con varie band ed abbiamo frequentato molto spesso gli stessi ambienti. Nella stesura del disco avevamo bisogno di qualcuno che suonasse chitarra e synth sviluppando tanto il rock quanto l’elettronica: oltre questa parte di lavoro, svolta magistralmente, Claudio è riuscito ad offrire nuovi spunti e contaminazioni che all’inizio nemmeno ci aspettavamo (hip hop, ambient, trap), svolgendo poi infine un lavoro di produzione che ha dato al disco un suono d’insieme di cui siamo fortemente soddisfatti.
Qualche data live in programma?
Siamo vicini alla terza data live nelle due settimane dall’uscita, stiamo cercando di definire con locali della nostra zona, ma siamo anche duramente al lavoro per ottenere serate fuori dalla nostra regione: vi terremo aggiornati!