Cosmetic – Conquiste
GENERE: indie-rock, pop-rock
PROTAGONISTI: Bart, Pain, Mone ed Emily.
SEGNI PARTICOLARI: Non è passato molto tempo dall’ultimo lavoro firmato Cosmetic. Giusto un paio d’anni per innamorarsi a dovere di ‘Non Siamo Di Qui’ e i nostri romagnolissimi tornano in auge con ‘Conquiste’. Il singolo ‘Prima O Poi’ lo si era già assaggiato all’interno di qualche compilation ed ora è giunto il momento di assaporare a fondo il resto. 40 minuti suddivisi in 11 tracce. 40 minuti vissuti intensamente. 40 minuti spesi bene.
INGREDIENTI: Dopo diversi e vani tentativi di collocare ‘Conquiste’ all’interno di un genere o di una categoria, preferisco lasciar perdere. Meglio accostarlo ad immagini, a componenti audiovisive che più si avvicinano a quanto le note cercano di esprimere. Strutture musicali semplici ed imponenti, pieni di groove, sulle quali si adagiano con magico candore melodie orecchiabili, aiutate da voci perfettamente compatibili, da pomeriggi passati al parco a baciarsi, fermandosi ogni tanto per osservare gli amici in skate. Il breve lasso temporale dall’ultimo lavoro poteva far immaginare che qualcosa in Cosmetic mutasse, magari ricercando nuove soluzioni o contaminazioni: assolutamente no. La voglia (e la capacità) di scuotere emozionando restano intatte e non risulta troppo complesso esclamare: “però! Conquiste è il disco che aspettavo dal 1999! ” (cit. da Twitter)
DENSITÀ DI QUALITÀ: Il più classico degli attacchi rock, scandito con forza dal rullante e accentato da un basso maestoso, introduce ‘Lenta Conquista’. Il modo più efficace per anticipare un disco che fa di omogeneità (pregio e difetto) e semplicità le sue peculiarità principali. Dopo la parentesi a tratti imperiosa di ‘Melly’ segue il trittico ‘Sitar’,’ Scisma’ e l’ormai conosciuta ‘Prima O Poi’, diverse tra loro come composizione e “tiro” ma accumunate da un livello di incisività degni di nota. Il mood presentato finora viene spezzato da ‘La Fine Del Giorno’ ed è la variazione ideale, perfetta, che tradotto significa nel pezzo clou del disco. Chitarrina easy (scomodo senza remore gli Smiths) , ritmo incalzante e fusione perfetta di voci suadenti. Coinvolgente e dall’atmosfera crescente, ‘Per Un Amico’ esplode in un ritornello di classico rock, mantenendo alto il livello di interesse e intensità. L’intermezzo strumentale ‘Andreini’ è il pezzo non del tutto spiegabile di Conquiste. Non aggiunge particolari interessanti e ha l’unico merito nello spezzare per un attimo la tensione creata dai brani precedenti, prima di un finale che mantiene lo stile dell’avvio. ‘Colonne D’Errore’ è la traccia più lunga del disco e dopo un avvio vagamente noise e rumoreggiante torna a riabbracciare lo stile e le fasi dei brani predecessori. Lo stesso non si può dire di ‘Lo Spavento’, ballata-ciliegina sulla torta di un disco che, pur non brillando per originalità (chi lo ha detto che è un difetto?), convince sotto ogni punto di vista.
VELOCITÀ: uno scatto bruciante prima di riprendere fiato.
IL TESTO: “Passi piccoli faceva Melly il giorno che lasciò casa dei suoi, era un giorno strano come quelli con dei graffi in cielo inediti, è la stessa diurna meraviglia che mi annoia come la mia famiglia che mi annoia a torto, sì lo so, solo se mi manca tornerò” da ‘Melly’
LA DICHIARAZIONE: dalla bio su Facebook: “Lo shoegaze è un genere di punk rock rumoroso, pop ed etereo nato in Inghilterra, lo spieghiamo perché siamo su facebook e non su myspace”.
IL SITO: ‘Cosmeticmusic.com‘.



