Nuovo LP per Marco Giongrandi

È uscito il 10 ottobre “When Birds Call in the Darkness”, il nuovo LP di Marco Giongrandi. Il folk singer di base a Bruxelles realizza un disco elegante in cui la trasparenza del cuore che si apre incontra il mare senza fine di volti, visioni e memorie.

Queste le parole con le quali l’artista presenta l’album:
«L’album “When Birds Call in the Darkness” è composto da otto brani. Ogni canzone dipinge allo stesso tempo una storia e un paesaggio. Gli uccelli, il mare, le montagne, le nuvole, casa, l’appartamento di un amante sconosciuto, e ancora, le foglie, i disegni, il vento, un tè versato, delle porte e un libro diventano cornici e personaggi principali dell’album. All’interno e attraverso queste cornici, si intrecciano storie ordinarie di vita e di relazioni. Ogni canzone inizia con un dialogo, con un’altra persona o con il narratore stesso, e talvolta si sviluppa sollevando domande su temi più ampi.
Come per le storie, la musica è stata concepita per essere il più semplice e acustica possibile, registrata con quattro strumenti nella stessa stanza. Ha poi trovato in modo naturale la via per adattarsi alla complessità della vita di tutti giorni e di quei luoghi che dimorano tra il giorno e la notte: “When Birds Call in the Darkness”.»

Foto: Chloë Delanghe
Artwork: Théo Lanau

BIO
Marco Giongrandi – isolano di origine, milanese di nascita, brussellese d’adozione – ha iniziato un progetto di canzoni. Cantati in inglese, i pezzi parlano di ciò che Marco ama e di ciò con cui litiga, di quotidianità. La musica, per lo più acustica, a volte elettrica, punta senza fronzoli all’organico. Un po’ Nick Drake, un po’ Julia Holter o Daniel Rossen, si muove tra giorno e notte, mari, soffitte, monti, cieli, libri e porte. Con Marco, troviamo Hendrik Lasure, Casper Van De Velde, Soet Kempeneer; una o due chitarre, a volte un banjo, un pianoforte, dei synth, un contrabbasso, una batteria, delle campane.
Marco Giongrandi, originalmente diplomato in jazz nei conservatori di Bruxelles e Milano, è chitarrista e banjoista in gruppi internazionali: Hendrik Lasure Warm Bad, Kettle of Kites, Martha Moore, Dear Uncle Lennie, ANK, e altri ancora.

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Fonte: Costello’s Records

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