Roccia Ruvida: i Five Hundred

Esempio di come dalle nuove penne arriva anche una sempre puntuale capacità di capire come stare al gioco, a differenza dei tanti artisti vissuti che questa rubrica l’hanno totalmente mancata. Trio torinese quello dei Five Hundred che sfornano un groove funk anni ’80 e ’90 dentro un disco “antico” come “Romantici”. Antico non per i suoni che tanto devono al momento e alle perfezioni di oggi ma per il modo che hanno di pensare alla forma, al vestito di scena, ai colori. E quanto segue, nelle nostre stupide domande velenose, troviamo anche della saggia denuncia di quel che il passato ha consumato ai danni del nostro presente. E chissà che arriverà domani… un bel disco, una bella voce, un bel groove. Manca solo che si accendino le luci…

Sempre bello ripescare dal passato che funziona. Come a dire: visto che la formula funziona usiamola? Meglio che inventare la propria strada giusto?

Sarebbe stupido non usare una cosa che funziona già, sempre meglio delle schifezze che siamo costretti ad ascoltare adesso. Poi magari si riesce a inventare qualcosa di nuovo reinterpretando il passato, no?

E perché sempre questo passato da glorificare? Il presente fa davvero così schifo?

Il presente fa super schifo, per colpa dei nostri genitori che si sono divertiti al massimo senza pensare alle conseguenze future. La musica riflette a pieno la società di un Paese. La musica è bella oggettivamente quando si sta bene; ora le canzoni lasciano un po’ il tempo che trovano… come le persone.

Si dice sempre che non ci sono più gli uomini di una volta ahimè… i romantici… e invece? Quando ci sono mi sa che non frega molto alla gente…

Probabilmente siamo una piccola nicchia, ma terremo sempre alta la bandiera di chi si sa ancora innamorare.

E questo disco secondo voi, nel tempo del suono digitale e del tutto e subito, ha la forza di dire la sua?

Assolutamente sì. Abbiamo faticato troppo per pensare il contrario.

E come sempre chiudiamo abbassando l’ascia di guerra. Grazie per essere stati al gioco. “Romantici” è un disco dal groove importante ma tanto deve anche a quel certo “downtempo” che dimostra una maturità e una certa immersione sentimentale. Non so cosa ne pensate di questa mia impressione. Insomma: qualcuno si aspetterebbe più brani dal groove come “Gelosia cronica”… e invece?

Diciamo che i Five Hundred sono un po’ tutte e due le visioni musicali. Ci piace il groove in quanto amanti del funk, ma allo stesso tempo la musica italiana più rilassata ci ha sempre fatto sognare. Grazie a voi per una piccola esperienza fuori dagli schemi che ci ha divertito molto. Baci!

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