LaLadra: siamo tutti ad un “Capolinea”
Da una parte Susie ovvero Susanna Regazzi ai testi e alla voce e dall’altra il grande Federico Poggipollini alla direzione artistica dei suoni e delle forme. Eccolo “Capolinea”, il nuovo singolo del progetto LaLadra che promette di approdare a breve in un primo disco di inediti. Un brano manifesto questo che unisce il colore distopico di un rock underground di quella provincia emancipata che guarda al resto del mondo… dove il basso pulsante e la voce dai bordi ruvidi e densi di urgenza, affondando nel cuore post-punk/new wave di un’Italia decadente e disorientata. Torneremo sicuramente sul disco… ad ora indaghiamo da vicino questo nuovo singolo che anticipa il primo viaggio inedito de LaLadra.
Un duo inedito e che, soprattutto conoscendo la radice sonora di Poggipollini, difficilmente ci saremmo immaginati immersi in un sound così denso di macchine e futuro. Come avviene la scelta del suono?
Federico: Il suono de LaLadra e’ un tuffo nel passato, ripercorre la New Wave e il post punk della fine anni 70 e anni 80 tutto naturalmente rivisto in chiave attuale e costruito a supporto delle tematiche testuali.
Che dialogo è stato? Chi ha deciso cosa?
Susie: è una danza tra gli argomenti che sento dentro di me di voler portare in canzone e l’esperienza di Federico in questo genere, a volte partiamo dal sound e altre volte da testo e melodia.
Il pop che permea tutto lo sento molto come vettore e scusa efficace per afferrare l’attenzione dei più. Eppure dentro, tra i ricami e sottopelle, c’è un punk ma soprattutto una new wave che arriva da molto lontano. Dunque LaLadra in realtà che pelle pensa di avere?
Susie: LaLadra è un incontro tra passato e presente, che sono sempre incollati tra loro, anche se viviamo in un mondo che corre a folle velocità e spesso ci fa dimenticare di alcune nostre radici. Mi ha fatto molto bene lavorare a questi brani dove ho dovuto cucire queste due parti.
“Capolinea” conferma una direzione che non è mai stata celata troppo nei testi e nelle intenzioni: un manifesto di verità contro le realtà aumentate delle macchine. In ogni ambito… sarà questo la firma del vostro disco?
Susie: è sicuramente un argomento che sentiamo molto.
E secondo voi arriveremo mai ad essere “Offline”?
Susie: credo che ormai sia impossibile ma almeno noi artisti dobbiamo chiederci se vogliamo davvero andare dove stiamo andando.
Di questo disco in arrivo? Una curiosità ad anticiparcelo?
Susie: molti dei brani sono nati in modo davvero veloce e spontaneo, speriamo vi arrivi questa freschezza!