Interview – Moscova
Esce, venerdì 25 febbraio 2022 per Le Stanze Dischi, Frigo Vuoto, il singolo di debutto dei Moscova. Un brano nato quasi per caso dedicato a tutti i fuorisedi e indie-lovers che hanno il frigo vuoto e poche idee per la cena. Ciò che esprime però non è univoco, il brano può raccontare la vita, o uno, o più giorni di essa, in cui un turbinio di eventi inaspettati prende il sopravvento e le cose non vanno come ci si aspetta; a volte la voglia di agire manca o semplicemente si è troppo stanchi per combattere una battaglia in cui non si crede più. Altre volte invece si fa parte “dell’altro lato della luna” che ha la voglia di vivere necessaria per “partire all’improvviso per Miami”.
Il brano può raccontare una storia d’amore in cui i due amati sono troppo “distanti” tra di loro nonostante siano uniti, la voglia di rimettersi in gioco, giorno dopo giorno, ripartendo da un Lunedì qualsiasi per riprendersi in mano la propria vita, ferma ormai da troppo tempo in coda in tangenziale. Le chiavi di lettura son diverse, e perché no, quella ragazza può rappresentare la dualità della vita di ognuno di noi, che ci porta ad affrontare momenti di sconforto intervallati a momenti di felicità.
Ecco cosa ci hanno raccontato!
Quali sono le vostre influenze musicali? Qualcosa che davvero non ci aspetteremmo?
Stefano: chiaramente il Brit pop e il Brit rock anni 60 70, Beatles, the who, etc. ma personalmente ho ascoltato di tutto (soprattutto per lavoro) e più ascolti musica più impari ad apprezzarla (se fatta bene), quindi jazz, musica orchestrale, heavy metal, urban o industrial… ultimamente se vuoi qualcosa di “strano” a cui mi sto appassionando moltissimo è la musica indiana e i performer che usano il takadimi.
Domenico: principalmente ho iniziato ad essere affascinato dalle chitarre slashiane dei guns n roses e dai black sabbath per poi effettuare un percorso che mi ha portato a suonare/ascoltare anche: cantautorato italiano, bossa nova, fusion, indie brit pop non ho un genere preferito, ma ascolto tutta la musica che posso
Giuliano: Ho iniziato ad appassionarmi alla musica suonata nell’adolescenza, masticavo pane e blink 182 per poi passare all’haevy metal di ozzy Osbourne, crescendo ho imparato ad apprezzare le sonorità elettroniche e brit di coldplay e gorillaz si aggiunse in successione la passione del cantautorato italiano come la poesia di Lucio Dalla. Mi piace anche l’ EDM ma non lo dico.
A chi dice che la musica pop indie è ormai al capolinea cosa rispondete?
Che hanno sbagliato stazione dovevano scendere a “Moscova”
E voi come vi siete avvicinati alla musica? Cosa c’è nel vostro passato prima dei Moscova?
Stefano: Io ho iniziato a suonare sin da ragazzino grazie a mio nonno che mi pagava lezioni di piano. e devo ammettere che non mi pesava minimamente rispetto agli altri ragazzi stare ore a studiare. a 16 anni mi sono ritrovato per vari motivi in uno studio di registrazione per la prima volta. circondato da rack cavi mixer etc ho avuto la folgorazione. e infatti dallo studio non ci sono mai piu uscito… e di lavoro ormai da anni faccio il fonico e l’arrangiatore… e ovviamente il tastierista dei Moscova.
Domenico: Io mi sono avvicinato alla musica all’età di 12 anni quando vidi una chitarra per la prima volta in uno scantinato a casa d mia nonna, da li fu amore a prima vista e imbracciai in maniera definitiva lo strumento a 14 anni
Giuliano: Nell’adolescenza vidi un bassista molto estroso che suonava funk, decisi che avrei voluto capirne qualcosa di più e perché no, imparare a suonarlo ed eccomi qui, ho fatto un pochino di strada da allora. in passato ho fatto parte di diverse band prima di scoprire che in realtà volevo cantare, non avrei mai pensato di poterlo fare. Questo è il bello della musica, il fattore sorpresa.
Chi siete quando non avete a che fare con la musica e non siete i Moscova?
Siamo 3 amici che vanno a bere la birra agli irish pub e che vivono dei propri sogni
Quale domanda avrei assolutamente farvi e invece non vi ho fatto, quale invece la risposta?
Perché si decide di costruire una band di fare musica e di cercare consensi nello showbiz?
Perché ci sono persone che hanno una dote un talento o semplicemente la capacità di credere più di altri a certe inclinazioni personali. se sei una di quelle persone, se senti che qualcosa c’è, è un tuo dovere morale seguire quella strada fino alla fine contro tutto e tutti perché l’unico che può dirti chi sei e cosa devi fare nella vita sei sempre e solo te stesso



