Interview – lyl

Disponibile da venerdì 2 dicembre “Tana”, l’album di debutto di lyl in uscita per Fonoprint Records e distribuito da ADA Music Italy. Nelle 8 tracce che compongono “Tana”lyl sperimenta con varie trame musicali: ogni brano è pervaso dalla naturalezza e dall’immediatezza del pop, dall’energia vitale del neo soul, dalla ricercatezza nell’arrangiamento e dagli espedienti armonici del jazz, a cui si aggiunge uno stile di scrittura unico, introspettivo e imaginifico infuso di sperimentazioni sonore che attingono dall’elettronica.

Noi l’abbiamo incontrata, e le abbiamo fatto qualche domanda a riguardo.

  1. Quali sono le tue influenze musicali? C’è qualcosa che proprio non ci aspetteremmo mai?
    Tra i generi che ascolto di più ci sono Neosoul, Nujazz e PostRock. Per citare alcuni artisti: Tom Misch, Jordan Rakei, Oscar Jerome, Hiatus Kayote, Stereolab, Godspeed You! Black Emperor… Ascolto anche tantissima musica Ambient, i Boards of Canada per esempio sono tra i miei preferiti. Forse qualcosa che non vi aspettereste è magari il fatto che in realtà a lungo ho ascoltato solo Metal e HardRock.
  2. Ci parli del “future soul italiano”? Di cosa si tratta?
    Trovo molto difficile parlare di generi musicali perché credo che oggi, essendo tutto estremamente fluido e contaminato, generi siano obsoleti perciò posso solo tratteggiare a grandi linee: per Future Soul penso si intenda un sound che parte dal Soul ma che presenta molti elementi di Pop, RnB, HipHop… che sia meno jazz del neosoul e attinga elementi dalla musica elettronica.
  3. Come mai credi che Tana inviti ad un ascolto integrale? Riesci a stardietro alle dinamiche della distribuzione digitale? Credi che si possa“sopravvivere” anche senza considerare queste cose?
    Credo che TANA possa invitare ad un ascolto integrale intanto perché è un album di breve durata e poi perché i brani, a mio parere, sono tutti diversi l’uno dall’altro e probabilmente assumono un maggiore significato se ascoltati nell’insieme album – io li considero variazioni sul tema della famiglia e del sangue. Io so molto poco riguardo le dinamiche della distribuzione digitale e di sicuro non riesco a starci dietro. Credo che si possa scegliere di non prendere in considerazione queste cose ma così si opera una scelta ben precisa, si imbocca una strada che probabilmente sotto certi punti di vista, pur essendo più libera, è più ardua.
  4. Come nasce la tua collaborazione con Fonoprint?
    La collaborazione con Fonoprint nasce in seguito alla vittoria del Bologna Musica D’Autore 2021. Ho ricevuto in premio delle giornate di registrazione nello studio e da lì è un po’ iniziato tutto.
  5. Quale domanda avrei assolutamente dovuto farti e invece non ti ho fatto? Quale invece la risposta?
    Mmmm forse i piani per il futuro: probabilmente, se tutto fila liscio, presto ci saranno dei live!

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