Boomers On Computers: in anteprima il video che apre le danze
Li troveremo dal 31 ottobre dentro tutti i canali digitali i Boomers On Computers, formazione campana di musicisti di lungo corso – ovvero Silvio Nunziata aka Sly alla voce, Fabio Colasante aka FabKo alla programmazione elettronica, basso e voce, Enzo Rivelli aka ImNotADrumMachine alla batteria e infine Vincenzo Marzullo aka Omar Zulle alle chitarre. Nasce da loro questo progetto che fa ampia critica sociale al tempo moderno… di certo nessuna retorica del “si stava meglio quando si stava peggio”, l’elettronica e quel certo gusto distopico del pop rock dei nostri conferma un’apertura al moderno e al futuro. E mi piace anche quel piglio personale che hanno di svelarsi “inadeguati” anzi in disaccordo con le nuove normalità. Vi presentiamo questo primo video in anteprima per gli amici di Indie Roccia: eccolo “Scivolo giù”, brano già pubblicato dentro i canali streaming ufficiali e che oggi si arricchisce della clip firmata dalla regia di Vincenzo Marzullo. Si respira aria di underground rock verace, di periferia e di provincia italiana.
https://www.youtube.com/watch?v=_fgVYURNgDw
Un deciso “STOP” a…? Al tempo moderno e alle sue assurde normalità?
Esatto, vediamo l’umanità che arranca, vediamo gente sola e arida di sentimenti, vediamo persone sempre piu arrabbiate a partire dal quartiere dove siamo cresciuti fino ad espandersi nel mondo intorno a noi, la musica che passa per radio e sui social fatta di sola estetica, playback e zero contenuti, per non parlare della politica, un governo fascista perfettamente in linea con governi autoritari e autocrati come il governo trump ad esempio… Ecco noi in questo mondo non ci rivediamo, STOP è un invito alle persone a fermarsi e guardarsi intorno.
Siete dei Boomers ma posso dirvi che c’è più ricerca dentro il suono di questo disco che nelle omologazioni dei giovanissimi?
Propio questo fa di noi dei BÒOMERS, oggi l’industria musicale non vende piu musica ma estetica sonora, facce belle, fisico scolpito, flow da tutorial e testi senza anima fatti di clichè, noi ancora ci sbattiamo ore e ore su un suono o sul significato di una frase…. si samo decisamente dei BÒOMERS ma fieri di esserlo.
Si sfugge al mondo digitale e si torna a parlare d’amore e di fragilità umana. Alla fine, macchine o non macchine, sono queste le cose che contano?
Certo, anche se non e la digitalizzazione che ci fa paura, piuttosto l’uso che se ne fa e la disumanizzazione che ne consegue. Per noi cio che conta è essere UMANI…
Il video: quanto lo-fi e distorsioni nelle immagini. Perché? Che cosa sta a rappresentare questa scelta artistica?
In effetti non è soltanto una scelta estetica ma anche utile a rappresentare l’indefinito dell’incubo così come poi ce ne ricordiamo al risveglio. Abbiamo poi voluto inserire alcuni dei disegni di Fabko e alcuni interventi grafici di sly e di Omar zulle, Il risultato è un monocromo interrotto con ipnotici e bruschi interventi coloristici.
Un primo EP: un esperimento per vedere cosa succede? Oppure c’è una precisa direzione da seguire?
Tutte e due le cose, nel senso che ovviamente vogliamo capire che succede, ma sIamo gia dinuovo in studio e in sala prove per il prossimo EP. Siamo degli “arzilli vecchietti” che propio non riescono a stare fermi


