Talk To Me-A Long Time Waiting

GENERE: slowgaze

PROTAGONISTI: Stefania (chitarra, voce, synth), Andrea (chitarra, synth, drum machine)

SEGNI PARTICOLARI: esordio per questo duo romagnolo: Stefania scrive canzoni da tempo, Andrea suona la batteria negli Shelly Johnson Broke My Heart. Insieme creano i Talk To Me nel 2011, si autoproducono una demo e lavorano pazientemente al primo album. Il disco è reperibile gratuitamente in formato digitale dal sito di Stop! Records.

INGREDIENTI: synth e chitarre legati assieme dalla voce di Stefania. Per essere un esordio, dietro c’è una dose di maturità rara, sarà che in fondo nessuno dei due è realmente alle prime armi. Bollare il tutto con un semplicissimo “dream pop” sarebbe riduttivo nonchà© inesatto, dietro c’è molto di più: c’è lo shoegaze, ci sono intervalli chill e la giusta dose pop. Un suono che scalda le orecchie e ghiaccia il cuore.

DENSITAÀ DI QUALITÀ: ci sia addentra dentro queste 7 tracce con la stessa prudenza con cui si attraverserebbe un lago ghiacciato. Sin dal pezzo d’apertura ‘Anywhere‘, si intuisce che uno dei punti cardine di questo lavoro sarà la voce di Stefania, delicata, spesso eterea, mai prepotente ma sempre in primo piano. A farle da supporto tappeti sonori intrecciati dai synth e backing vocals accennati come nel caso di ‘Red Cross‘, atmosfere dreamy (‘Finally‘) o momenti di pura asfissia emotiva e conseguenti distensioni (‘Late at Night‘). Sfumature pop-gaze in coda, ‘My Wall‘ riunisce le due voci e le benedice a colpi di riverbero, concludendo con arpeggi acustici. Ricordano spesso i Cocteau Twins pur dietro a soluzioni sonore meno articolate, anche se non mancano le intuizioni azzeccate: l’ingresso della chitarra in ‘Getting Old‘ è la distorta risposta alla ripetuta domanda che viene posta “Why don’t we talk just a little?”. L’apice compositivo di A Long Time Waiting lo si raggiunge in ‘Miles‘: tutti gli elementi fin qui descritti si compenetrano perfettamente fra loro, creando quella sensazione perfetta che ti fa estraniare dalla realtà per un breve, intenso momento.

VELOCITAÀ: si viaggia con prudenza

IL TESTO: I think I own the truth / that you need saving / a proper love I don’t deserve / after all sad is cool” da ‘Red Cross

LA DICHIARAZIONE: nell’intervista a Indie-Roccia.it ci dicono : “quello che abbiamo registrato è qualcosa con delle sonorità che in Italia si sente poco ed è un genere che forse non trova molto spazio a differenza di altri paesi più nordeuropei in cui ci sono diversi progetti simili

IL SITO: wearetalktome.bandcamp.com

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