Silentways – Silentways
Genere: dark wave, ethereal, gothic rock, dream pop, shoegaze.
Protagonisti: Annalisa Lynch (voce), Davide Fusco (batteria), Roberto Esposito (chitarra), Nino Candia (basso), Francesco Candia (chitarrra).
Segni particolari: Dalle ceneri dei Trees, acclamata band darkwave attiva negli anni ’90, e End Of Tapes, piccola cult band sperimentale, nascono i Silentways. band di Napoli. Questo 2016 esce il loro il loro omonimo disco d’esordio per l’etichetta italo – svizzera Swiss Dark Nights.
Ingredienti: Il confronto costante tra il limite e l’infinito, tra il suono della realtà e il silenzio dell’eternità, tra chi siamo stati, chi siamo e chi saremo: Silentways è una confortante fortezza gotica composta da undici stanze (brani) in cui perdersi, come in un labirinto di pietra. E come la pietra riesce ad essere fredda ed al contempo a trattenere calore, allo stesso modo il sound della band partenopea è capace di offrire all’ascoltatore una cascata di emozioni contrastanti ed opposte: un chiaro – scuro nel cuore e nella mente. Il punto di forza del gruppo è sicuramente l’unione tra la voce femminile e la chitarra, i cui arpeggi risultano essere magnetici ed ipnotici. Alcuni pezzi si caratterizzano per un’impronta musicale più wave (Undercurrent, Absence); altri invece sono più tendenti al dream pop o si lasciano andare ad incursioni shoegaze, o si avvicinano a classiche trame gothic rock (Life), ma il tutto nasce e vive in una tipica atmosfera dark, crepuscolare, romanticamente triste e struggente.
Densità di qualità: Le influenze musicali che gli Silentways subiscono (e che, inevitabilmente, si riflettono sulla loro musica) sono chiare ed evidenti. L’impressione è che probabilmente la band dovrebbe azzardare di più, spingersi un po’ oltre, “reinterpretare” i suoni del passato (anni ’80, per intenderci) per giungere alla creazione di uno stile personale più emancipato. Le premesse e le potenzialità ci sono tutte. Questo non significa che Silentways non sia un buon disco, o che non ne sia consigliato l’ascolto. Tutt’altro. Facile lasciarsi trasportare ed immergersi totalmente nell’ascolto. Gli accordi di chitarra delicati ed avvolgenti, la voce soave creano un’atmosfera sognante ed estremamente evocativa. Tra romanticismo e introspezione, suggestione e calore, gli Silentways trovano la formula giusta per adattare la musica ai moti dell’animo, solo potrebbero farlo osando di più.
Velocità: Mai eccessiva. Un ascolto così delicato e romantico non può essere veloce.
Il testo: “How can I fly? How can I cry in this way? You’ll lie and die… I say ‘bye’ and ‘you are free’, we’ll cry and say goodbye. How can we fly? How can we cry in this way?” (da Comfort zone).



