Interview – wrd boi
Fuori dal 1 novembre “Wershi”, il nuovo EP di wrd boi. Il disco segna il ritorno dell’artista sulla scena musicale dopo un periodo di introspezione che l’ha portato verso una nuova fase artistica più matura e definita. L’uscita è anticipata dal singolo “WOW” e dal release party del 31 ottobre. “WERSHI” è un disco di sette canzoni puramente rap che raccontano la filosofia di wrd boi e il suo modo di vedere il mondo. In particolare la title track è un po’ il manifesto di tutto l’EP.
“Wershi” si sviluppa su sonorità West Coast dal tono moderno, con influenze gangsta love e un approccio curato alla scrittura e alla produzione. Ogni brano contribuisce a costruire un percorso coerente, che riflette l’identità sonora e personale dell’artista.
Lo abbiamo intervistato
Se dovessi presentare “Wershi” a qualcuno che non ti ha mai ascoltato, qual è la prima cosa che vorresti fargli capire?
Ci sono molte da capire su questo progetto, molte delle quali sono anche inspiegabili. Però la prima cosa che vorrei fargli capire è che “WERSHI” è un EP basato sul concetto della “rinascita” creativa cioè tutto si basa su un nuovo sound scoperto totalmente diverso da quello con cui ho iniziato a produrre.
Questo EP è basato sulla mia immagine, si i testi sono scritti seguendo una logica o meglio una storia ma tutto è stato creato come presentazione per dire “io sono questo”.
C’è un momento preciso, un’immagine o un’emozione da cui è nato tutto il progetto?
No, non c’è un momento preciso che mi ha fatto dire ok devo fare un EP, tutto è nato da un’idea mia e di badp che dopo aver fatto BLUE MAGIC abbiamo deciso di creare un progetto che non si limitasse solo a pubblicare qualche singolo ma di creare un qualcosa che potesse lasciare il segno.
Qual è la tua traccia preferita dell’EP e perché proprio quella?
Fra tutte le tracce la mia preferita è l’outro, “SLOWMO”, questa traccia la adoro veramente.
Questo pezzo l’ho sempre visto come la parte principale del progetto, a parer mio è quel pezzo che racchiude tutto, è fangoso tra e 100% wershi.
Qual è stata la canzone più complicata da scrivere o chiudere in studio?
Decisamente “VIOLA”.
Questa traccia non la considero la traccia più difficile da chiudere o scrivere, potremmo considerarla quella in cui abbiamo passato più tempo per far si che venga perfetta.
Inizialmente l’ho reccata su un type beat di yt subito dopo badp ha creato la sua fantastica reprod, però c’è da dire che abbiamo sudato molto dietro quella HIT.
Guardando indietro, qual è il momento in cui hai capito davvero che la musica sarebbe stata il tuo percorso?
Ho sempre avuto la musica dentro di me, ha sempre fatto parte della mia vita.
Il momento preciso in cui l’ho capito non saprei dirlo ma so che fin da piccolo sapevo di dovermi buttare in questo mondo.
Forse de dovessi trovare il momento in cui l’ho capito ti direi quando ho fatto il mio primis concerto all’Oerloud festival ad Arezzo, dopo aver aperto il mio artista preferito sono salito su quel palco come se fosse una cosa ormai giornaliera.
Che differenza c’è tra il ragazzo che ha pubblicato il primo EP nel 2022 e quello che oggi firma “Wershi”?
La differenza principale è la crescita e il bagaglio che mi porto dietro ora, prima ero molto meno realista, sognavo e basta senza capire dove stessi andando. Ora nel 2025 so chi sono e cosa voglio fare, ma soprattutto so quando devo prendere delle pause per capire e riflettere.
Cosa speri che questo EP apra per te, in termini di strada e possibilità?
Bhe, spero quello che sperano tutti, fama e un posto nella scena, ma so che sono ancora molto lontano da tutto questo. Nonostante ciò spero di potermi guadagnare il mio posto in questo grandissimo oceano

