Interview – Ubertone

Fuori da venerdì 20 gennaio 2023 su tutte le piattaforme di streaming Meconio, il primo album di Ubertone. Con questa raccolta, che spazia da intense ballate introspettive a piccole narrazioni caratterizzate una componente umoristica, il cantautore rodigino ci introduce al suo peculiare mondo poetico fatto di forti chiaroscuri, musicali ed emotivi.

Ne abbiamo parlato con lui:

Come nasce la figura artistica di Ubertone e cosa contraddistingue la sua musica?

Ad essere sincero, fatico a tracciare una linea di demarcazione tra chi sono come persona e chi sono come cantautore. Da quando ho cominciato il mio percorso su Spotify ho deciso di usare solo il cognome, rinunciando al nome, ma a parte questo io rimango io. Non avviene nessuna trasformazione da Peter Parker a Spiderman.

In una canzone contenuta nel disco che si chiama Despar dico: “scrivo alcuni pezzi seri e alcuni stupidi”.  E questo è vero: nel mio disco si passa da pezzi introspettivi a pezzi cazzoni con una certa disinvoltura. Ma in entrambi i casi l’aspetto testuale, che sia narrativo o discorsivo, è sempre centrale.

“Meconio” è il tuo primo album e ci hai messo anni a metterlo insieme. Come senti di essere cambiato nel corso del tempo e in che modo questo cambiamento si può percepire all’interno del disco?

In effetti nel disco ci sono alcuni pezzi che parlano più di chi ero qualche anno fa rispetto a chi sono ora, o ancor meglio, che fotografano dei momenti precisi della mia esistenza che sono stati contingenti. Io concepisco le canzoni proprio in questo modo: sono fotografie dei sentimenti che scatti il giorno in cui le scrivi. Poi qualcosa dentro di te spesso cambia, ma puoi tornare a guardarle e a rivivere ciò che provavi in quel momento anche se quel turbamento o quella gioia o quell’incazzatura non ti appartiene più. Meconio è un album di fotografie, oltre che di canzoni.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana e come pensi di poterla arricchire?

Ne penso molto bene. Ci sono tanti artisti che scrivono  benissmo. Io credo che l’unico modo che chiunque ha di poter dare un contributo reale resti esprimersi sinceramente, sia musicalmente sia a livello di testi, senza piegare la propria autenticità per cercare di rientrare nell’ambito di ciò che viene considrato fico.

C’è un artista con cui sogni di poter avviare una collaborazione?

Come dicevo prima ce ne sono moltissimi di bravi e in futuro qualche featuring mi piacerebbe farlo. Ma non è detto che sia sensato lavorare con i propri idoli. Ad esempio potrei rispondere i Verdena, che da sempre sono il mio gruppo italiano preferito ma, anche ammettendo che fossero d’accordo a collaborare, non è detto che un pezzo realizzato con loro avrebbe in sè una ragion d’essere.

Penso piuttosto che se in fase di scrittura mi dovesse uscire una canzone o (una mezza canzone) a mio modo di vedere perfetta per una collaborazione con qualcuno che stimo, oppure se, ancor meglio, mi trovassi a strimpellare con un altro cantautore e spontaneamente uscisse qualcosa di interessante, quello sarebbe il modo e il momento giusto di fare un featuring.

Puoi darci qualche anticipazione sui tuoi prossimi progetti?

Sto lavorando a un disco nuovo per cui ho già registrato moltissime canzoni. Così tante che andrà a finire che i dischi diventeranno due. Con alcune sono andato in una direzione decisamente più rock, in altre c’è dentro del country/folk.

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