Interview – Gabe

“Afferrarsi” è la nuova ballad indie-pop di Gabe, che torna oggi, venerdì 26 marzo, con questo nuovo singolo dopo un 2020 trascorso tra musica, riflessioni e prospettive future. Il testo ruota attorno ad una grande domanda aperta: “in mezzo a questo mare c’è qualcuno che ti afferrerà?” Il brano è quindi una riflessione, intima e non, che Gabe rivolge ai suoi ascoltatori.

Ciao Gabe! Raccontaci come è nato “Afferrarsi”
Afferrarsi è nato dall’esigenza di afferrare me stessa. E’ una conversazione con la parte più “bambina” di me, che sentivo di star perdendo.  Avevo necessità di fare un’analisi e di chiedermi “come stai?”

Il lockdown ti ha ispirato o ti ha inghiottito?
Beh a mio avviso alcune delle migliori canzoni nascono dai momenti in cui ci si sente inghiottiti, un po’ come in “Afferrarsi” appunto, perciò diciamo che qualcosina mi ha ispirato, però ti dirò anche che questo fatto di non vivere il mondo, ma di stare in casa, affatica questo processo perché mancano gli spunti e trovarli in se stessi è un viaggio difficile che non sempre si è disposti ad affrontare. 

In che modo il digitale ha cambiato il mondo della musica?
Io sono del ’96 perciò è stato breve per me il periodo dei soli dischi. Basti pensare però che il digitale ha messo la musica a servizio di chiunque e secondo me è una ricchezza culturale potentissima, soprattutto per chi magari non avrebbe avuto modo di acquistare un disco o di andare a un concerto. 

C’è un ricordo particolare di un tuo concerto che vuoi condividere con noi?
Uno dei momenti più belli è stato quando stavo presentando il mio singolo “C’ho l’ansia” e durante il concerto alcuni ragazzi sono saliti sul palco e hanno cominciato a ballare e saltare. Per farti capire io sono saltata dal palco e ho continuato a cantare tra il pubblico. E’ stato fichissimo!

I prossimi step di Gabe quali saranno?
Continuerò a far uscire i miei pezzi. Ho in mente di farne uscire uno al mese!

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