Movie Star Junkies – Still Singles

GENERE: punk/ acid rock/ garage/ blues

PROTAGONISTI: Stefano Isaia (voce, organo, percussioni), Caio Montoro (batteria, percussioni), Vincenzo ‘Vinz’ Marando (chitarra elettrica, chitarra steel, chitarra dobro, cori), Alberto ‘Boto’ Dutto (chitarra fuzz, chitarra acustica, contrabbasso), Emanuele ‘Nene’ Baratto (basso, organo).

SEGNI PARTICOLARI: bomba Molotov. Wikipedia la descrive come un ordigno incendiario improvvisato, spesso utilizzato in azioni di guerriglia o in violente proteste di piazza. I live dei Movie Star Junkies possono essere descritti così, incendiari,violenti e inframmezzati da momenti di improvvisazione. Non per niente molti addetti ai lavori li considerano come i migliori interpreti live sulla scena indipendente italiana, qualità che ha permesso loro di partire per la seconda volta per un tour americano.

INGREDIENTI: ogni singola traccia del disco, caratterizzato da un tiro micidiale, è in grado di colpire l’ascoltatore. Meritano una menzione speciale ‘The whore‘, rock acido e aggressivo con grande spazio per la libertà creativa delle chitarre e le ormai classiche accelerazioni vocali di Stefano Isaia, seguita a ruota dal migliore singolo, ‘Mother‘ carico di grande forza interpretativa e ritmo tribale. Davvero un peccato che non sia mai stata inserito in un album dato che ha sempre un grande successo durante i live. Consiglio anche ‘Northern lights‘, atmosfere quasi circensi e storie di marinai russi ubriachi, e ‘Sand‘ vicina al sound lisergico dei Jefferson Airplane, gruppo davvero sottovalutato e raramente considerato in questi ultimi anni. Non prendo neanche in considerazione la splendida ‘Under the marble faun‘ che abbiamo già avuto modo di apprezzare parecchio all’interno di A poison tree, qui presentata nella sua prima grezza versione. In parole povere ‘Still Singles’ ci fornisce le garanzie necessarie per aspettarci grandi cose dai Movie Star Junkies per il futuro.

DENSITA’ DI QUALITA’: di solito quando una band pubblica un disco di singoli o b-sides molto spesso si tratta di pezzi di secondo piano impreziositi da qualche rara gemma. In questo caso particolare i MSJ dimostrano di attingere da una fonte di creatività ed energia pressoché infinita, grazie alla quale ci regalano sprazzi di garage rock e blues che rendono omaggio alla musica rock mondiale dagli anni Sessanta ad oggi, con l’aggiunta del loro tocco eclettico e visionario, capace di mischiare eleganza e depravazione, pulizia di suono e improvvisazione, vita e morte.

VELOCITA’: si naviga su acque parecchio agitate.

IL TESTO: “I woke up in the graveyard I thought I was so down I wonder what had happened I was laying on the ground. So listen to me baby and look at what I’ve done, can’t you hear my sinful prayer I just stabbed my mother down” da ‘Mother

LA DICHIARAZIONE: “Dunque dunque… Diciamo che riascoltare tutti insieme i brani che compongono still singles è una cosa che è servita molto soprattutto a noi stessi. Ci ha fatto riflettere su chi siamo e quali basi abbiamo gettato in questi anni, oltre che aiutarci a focalizzare l’attenzione su cosa vogliamo in futuro. Non è una cosa utile a guardare indietro, ma è più un modo per fare il punto della situazione. Insomma non è un’operazione commerciale nè è colpa del fatto che abbiamo finito le idee” da una conversazione con Vincenzo ‘Vinz’ Marando.

UN ASSAGGIO ‘Still Singles (teaser)’

IL SITO: moviestarjunkies.com

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