Interview – Martin Hesta

Cade la neve, sul percorso da cantautore di MARTIN HESTA: CHE FREDDO FA è il nuovo singolo del singolare musicista, rintanato sull’Appennino Ligure. Un titolo antico (ma non una cover) per un brano che racconta di freddezze esteriori e interiori, narrate però con una passione che sa scaldare.

CHE FREDDO FA di MARTIN HESTA è una canzone che incarna l’essenza della musica emozionale. Con una melodia e un testo cantato con tono appassionato, questa canzone è come un viaggio sonoro attraverso una storia di connessioni fragili, di discorsi interrotti e di confronti con l’ego, evocando una sensazione di vulnerabilità e di incertezza sulle relazioni umane.

Il freddo citato, oltre che richiamare l’immaginario ambientale è ovviamente anche interiore e mette in evidenza una sensazione di solitudine che permane nonostante gli sforzi di stabilire una comunicazione tra due persone che hanno valori ed esperienze personali differenti.

Noi lo abbiamo intervistato!

Come è nata l’idea per il tuo terzo singolo, “Che freddo fa”?

Con che freddo fa volevo portare qualcosa che fosse, rispetto agli ultimi brani usciti, un po più “up-tempo” per così dire, qualcosa di più energico con un ritmo più incalzante (per i miei standard). Inoltre, i ritornelli sono ben definiti e la struttura generale si avvicina maggiormente a un formato canzone, che a mio parere, rappresenta il metodo di composizione più efficace per brani come questo.

Come descriveresti il tuo percorso musicale finora?

Per uno come me che ha suonato per anni la chitarra ma da relativamente poco tempo si è approcciato al canto, sto imparando molto riguardo la scrittura di testi e melodie vocali. Questo nuovo mondo mi piace parecchio e l’idea di continuare a migliorarmi mi stimola a fare sempre un passo avanti, tenendo ben chiaro che c’è ancora molta strada da fare.

Qual è l’importanza del luogo in cui realizzi la tua musica?

Fondamentale direi, ho costruito un piccolo studio nella mansarda della cascina in cui vivo, che è il posto completamente dedicato alla musica. Credo sia importante avere un posto dedicato, per concentrarsi meglio senza distrazioni ed avere tutto quello che può servire sotto mano.

Qual è stato il momento più emozionante della tua carriera musicale finora?

Probabilmente il periodo in cui, suonando come chitarrista in alcune band con amici, ho avuto la possibilità di fare dei tour girando in diversi paesi europei, in maniera molto umile e quasi completamente autoprodotta. Ho conosciuto belle persone e fatto esperienze che mi porto dietro ancora adesso. Con il progetto Martin Hesta sono all’inizio del percorso, ma mi piacerebbe piano piano arrivare a fare qualcosa del genere nel mio paese e nella mia lingua.

Che progetti hai per il prossimo futuro?

Oltre al lato di musica dal vivo di cui ho parlato nella domanda precedente, sicuramente continuerò a fare uscire singoli con una certa costanza provando sempre di più a migliorare sia dal punto di vista tecnico che compositivo, e vediamo dove mi porterà questa cosa di nome Martin Hesta.

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