Canova – Avete Ragione Tutti

GENERE: pop, britpop.

PROTAGONISTI: Matteo Mobrici, Fabio Brando, Federico Laidlaw, Gabriele Prina.

SEGNI PARTICOLARI: disco di debutto per il quartetto milanese, che si è dapprima fatto conoscere nella propria città con un’attività live abbastanza intensa e poi ha saputo promuoversi bene sui social senza grandi mosse di marketing ma semplicemente con singoli azzeccati e il simpatico video di Portovenere (quello fatto con le chat di Facebook, per intenderci).

INGREDIENTI: la passione del quartetto per il britpop è evidente e la si nota in tutti gli aspetti del disco, ovvero stile melodico, timbro vocale e suoni. Il modo in cui sono state scritte le canzoni e la loro interpretazione vocale e strumentale rimandano alla Cool Britannia, per freschezza, vivacità, disincanto, armonie tra chitarre elettrica e acustica, tastiera e archi, che siano tutti o alcuni di questi elementi. Questo non significa che ci siano solo allegria e spensieratezza, anzi, però anche quando ci si ferma a riflettere e a guardarsi dentro, c’è sempre quella particolare vibrazione positiva che si percepiva nel periodo d’oro del britpop. A scanso di equivoci, i Canova non scimmiottano il loro riferimento, ma lo rielaborano in chiave assolutamente italiana, e non solo per la lingua in cui cantano.

DENSITÀ DI QUALITÀ: i Canova non si sono inventati niente, però sono molto convincenti con il loro equilibrio tra Italia e Regno Unito. Non sono certo i primi che provano a cantare il britpop nella lingua di Dante, ma la loro forza è la capacità di trovare un punto d’incontro tra i due stili fino a creare un reciproco assorbimento. La fusione tra suoni, voce e metrica dei testi suona assolutamente spontanea e caratteristiche come qualità e immediatezza melodica, carisma del timbro vocale e efficacia dei testi vengono esaltate e questi 30 minuti passano velocissimi, con l’ascoltatore che si sente coinvolto e inebriato per tutto il tempo. Davvero un bel modo per mettere insieme da un lato due immaginari diversi e, dall’altro, il fascino di un glorioso passato e una modernità fresca e contagiosa.

VELOCITÀ: varia.

IL TESTO: Siamo tutti col senso di colpa, che avevamo cinque e mezzo in storia, volevamo fare le canzoni, e siam finiti a fare le riunioni. Siamo quelli che domani morirò, ti dedico un pezzo degli Strokes, stiamo insieme dopo mezzanotte, che poi ci viene l’ansia di esser coppie” da Brexit.

LA DICHIARAZIONE:“Con queste canzoni vorrei offrire un nuovo punto di vista sull’amore intriso di pregi e difetti, raccontando una coppia esattamente come farebbe chiunque altro, a prescindere dal suo orientamento sessuale, quando è innamorato e per parlare d’amore si riferisce al proprio compagno o alla propria compagna. È quello che faccio io, con totale naturalezza. Non potrei fare diversamente.””.

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