Nuovo singolo per i DEAR COMPANY

È uscito il 2 settembre “Wonderboy”, il nuovo singolo dei Dear Company: un sound scuro e lacerante, che avvolge i margini frantumati di un bambino plasmato dal buio e divorato dalla solitudine.

Queste le parole con le quali il duo presenta la canzone:
«”Wonderboy” è un ritratto fragile e disarmante di un’identità ferita, un monologo intimo che racconta la lotta silenziosa contro il giudizio, l’abbandono e il desiderio frustrato di essere accettati. Il brano affronta il tema dell’infanzia compromessa da dinamiche familiari tossiche, con una figura materna distante e uno sguardo estraneo che pesa sulla crescita del protagonista. Il testo alterna immagini di vulnerabilità (“gioco qui da solo, anima e ossa spezzate”) a momenti di sfida e rassegnazione, in cui la pressione sociale e il bisogno di compiacere si intrecciano in un percorso emotivo teso tra verità, bugie e strategie di sopravvivenza. “Wonderboy” non è un eroe: è il bambino che avrebbe dovuto scappare, ma non l’ha fatto. È la voce spezzata di chi ha cercato con tutte le forze di “essere un bravo ragazzo” e si ritrova invece prigioniero delle aspettative.
Musicalmente, la traccia si muove in territori post-rock e shoegaze, con linee melodiche malinconiche, chitarre stratificate e una ritmica instabile, a tratti disgregata, mentre il basso tiene un filo narrativo sommerso, pulsante e costante. Il canto, a volte vicino al sussurro, esprime un senso di isolamento e frustrazione, trasformando la canzone in una confessione emotiva nuda, dolente e sincera.
“Wonderboy” è una dedica al bambino che siamo stati, una canzone che parla del coraggio di sentirsi inadeguati – e del peso di non essere mai stati davvero ascoltati.»

Artwork: Caterina Cappelli

BIO
Dear Company è un progetto dal sound evocativo, che si muove tra malinconia oscura, paesaggi cinematici e delicate sfumature dream pop. La loro musica dipinge mondi sospesi tra il reale e l’onirico, creando un’atmosfera unica fatta di minimalismo e inquietudine.
Nato nel 2024 dall’incontro di due anime complementari, il duo combina la versatilità di Martino Cappelli, chitarrista etno-sperimentale con numerose collaborazioni all’attivo, e l’intensità evocativa di Elisa Pambianchi, già nota nel panorama darkwave/post punk per la sua voce coinvolgente.
Da questa fusione creativa è nato il loro primo EP “Scratches”, un viaggio sonoro che mescola elementi acustici ed elettronici, impreziositi dalla voce sognante di Elisa. Un progetto che vanta, tra gli ospiti, nomi quali Simona Ferrucci (Winter Severity Index) e Adriano Vincenti (Macelleria Mobile di Mezzanotte), testimoniando la qualità e la ricchezza del loro universo musicale.

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Fonte: Costello’s Agency

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