Anteprima video: Tides (Live Session) – Anton Sconosciuto
Ospitiamo oggi in anteprima la Live Session di “Tides“, brano estratto da “To Make Room“, esordio solista di Anton Sconosciuto per Coypu Records e PLUMA dischi. Il video fa parte di una serie di Live Session con cui l’artista ha riarrangiato i suoi brani in modo creativo. In questo caso si tratta di un esperimento peculiare che l’artista stesso ci presenta così:
“Volevamo vedere cosa succedeva ad attaccare la telecamera al ventilatore, non sapevamo se avrebbe funzionato ma alla fine è uscito un risultato interessante, abbiamo rischiato di spaccarlo ma ne è valsa la pena.
Il video si collega anche al concetto delle stanza che dà il nome all’album: siamo in un’altra stanza ovviamente, una per session e tutte diverse, come le stanze dove ho composto queste canzoni.
Ci sono poi una serie di specchi, un altro elemento distintivo dell’immaginario del disco) che creano dei riflessi quasi stroboscopici.”
“To Make Room” è l’album d’esordio del batterista e compositore Anton Sconosciuto, un lavoro in cui l’indie rock più sbilenco incontra il synth pop più malinconico e in cui ogni canzone si pone come una diversa stanza di una casa immaginaria.
In primis le stanze di questo disco sono concretamente quelle dove è nato: infatti ogni canzone è stata composta e registrata in una città diversa (Siena, Roma, Pisa, Bologna, Amsterdam e Utrecht), in una determinata stanza e spesso ispirandosi ad essa. L’ispirazione di questi vari luoghi domestici lo ha portato a elaborare pensieri prima difficili da districare, come se la composizione gli permettesse di costruire qualcosa che altrimenti sarebbe difficile da mettere a fuoco. A completare il processo di autoanalisi si aggiungono poi dei testi in inglese, che rimandano al suo paese di origine ed alla sua infanzia a Londra, con cui Anton si interroga sulla natura dei rapporti umani nelle sue varie forme.
Il risultato è una sorta di bedroom pop che, di tanto in tanto, esce dalla propria comfort zone per darsi al couchsurfing e aprirsi a influenze da jazz e elettronica. Da una parte la sicurezza dell’intimità di un concetto di casa che travalica le distanze e dall’altra la necessità di evasione di un’eterna migrazione tra nostalgia e esplorazione.

Anton, attivo principalmente come batterista per vari progetti, in questo caso ci apre completamente le porte del suo mondo scrivendo e componendo l’intero disco oltre che suonandone in prima persona una buona parte. Sicuramente la sua natura da batterista è riscontrabile in un approccio atipico alla composizione: Anton parte dalla ritmica più percussiva applicandola alla chitarra per poi arrivare alla melodia cantandola.
Il disco esce per Coypu Records che ne stamperà un’edizione limitata in CD e tape. La neonata PLUMA dischi (sottosezione di Irma Records) ne seguirà le edizioni e la distribuzione digitale. La registrazione del disco è stata possibile anche grazie al premio vinto al Rock Contest di Controradio (edizione 2021) e verrà poi portato live in una formazione a cinque in collaborazione con Hangar Booking.