Umberto Maria Giardini – Ognuno Di Noi E’ Un Po’ Anticristo
PROTAGONISTI: il titolare del progetto è l’autore stesso. Qualche anno fa era conosciuto da tutti come Moltheni.
SEGNI PARTICOLARI: questo EP di cinque canzoni s’inserisce nella scia del successo della prima prova di Umberto con il suo nome di battesimo, l’ottimo “La dieta dell’Imperatrice” uscito lo scorso anno.
INGREDIENTI: il disco non è un semplice prolungamento/aggiornamento dell’album che lo ha preceduto, ne tantomeno una raccolta di spunti degli album della ditta Moltheni. Forse non è nemmeno tanto preciso parlare di aggressività o di uno spirito più cinico, ma la sensazione è che l’oscurità (già a partire dal titolo) la faccia da padrone a discapito del romantico disincanto che, a mio parere, permeava la “dieta”. L’impianto sonoro è il consueto ed efficacemente stratificato rock che sembra penetrare nelle ossa di chi ascolta senza trovare alcuna resistenza. Uno degli elementi che spicca maggiormente è l’attitudine da parte dell’elemento strumentale ad “aprirsi un varco” con più forza rispetto al passato, quasi fossimo di fronte ad un post-rock scritto secondo i canoni dell’alt-pop/rock. Esempio di questo concetto è l’entusiasmante cavalcata strumentale – che per la verità profuma vagamente del prog italiano di qualche decennio fa – dalla doppia identità ‘Oh gioventù‘.
DENSITA’ DI QUALITA’: per un certo tipo di pubblico (nel quale ovviamente rientrano i lettori di Roccia) non è difficile trovare piacevolmente suadenti le composizioni di UMG e questo EP conferma senza mezze misure la robustezza del vortice di ispirazione nel quale il nostro è rimasto felicemente imprigionato da ormai oltre un biennio. ‘Regina della notte‘ è un pezzo da manuale: scritto con perizia e senza dubbio seguendo l’istinto, mostra in una manciata di minuti, con dettagliata chiarezza, quante e quali sono le anime musicali che dominano l’agire di Umberto. Certo, l’apertura con la già nota ‘Fortuna ora‘ predispone all’ottimismo, ma il proseguo non è per nulla da considerare uno scarto di scrittura della raccolta precedente. ‘Omega‘ è una sorta di ipnotico poema melodrammatico che si erge tra pungenti loop di chitarra e battute percussive che sembrano avere vita a sé in una dimensione asettica. La chiusura affidata a ‘Tutto è anticristo‘ è la parte che ha più legami con il mood de “la dieta”, UMG adopera tutta la profondità e le sfaccettature della sua voce per narrare, con le usuali figure retoriche, un tormento sentimentale di ardua risoluzione. Ciò che si affermare con sicurezza (senza continuare ad essere condizionati dallo straordinario potere di mind blowing della sua opera), a proposito di questo breve ma sostanzioso ritorno di Umberto Maria Giardini, è che l’attesa per una nuova, rinfrancante, prova sulla lunga distanza è già altissima.
VELOCITA’: si alternano
IL TESTO: “Omega io ti rinchiuderò tra le pieghe del corredo della mente mia” da ‘Omega‘
LA DICHIARAZIONE: “E’ un flusso di coscienza che parte e si conclude con l’ultimo brano. L’unica particolarità sta nel fatto che il primo brano “Fortuna, ora” era stato registrato l’anno scorso e doveva far parte della “Dieta dell’imperatrice”, così non fu e quindi lo abbiamo integrato con questo nuovo lavoro. Il resto è da ascoltare.” da un’intervista a Musica su FB
UN ASSAGGIO ‘Omega’
IL SITO: umg-music.com