Porcelain Raft – Come Rain

ANNO: 2020.
GENERE: indie pop, dream pop, songwriting.
ETICHETTA: Volcanic Field.

PROTAGONISTI: dietro il moniker di Porcelain Raft si nasconde il musicista e producer italiano Mauro Remiddi, originario di Roma ma residente a Los Angeles.

SEGNI PARTICOLARI: Come Rainè il quarto album di Porcelain Raft, pubblicato dopo tre anni segnati da una serie di vicende personali fortemente contrastanti, tra cui la nascita di un figlio ed un lutto famigliare, durante i quali il musicista ha accumulato un carico emotivo tale da indurlo a comporre un album davvero liberatorio, che esprime la necessità di purificare il proprio spirito dal caos e dal dolore, ripulendo la mente dai pensieri e risanando le ferite del cuore. Dal punto di vista musicale, questo scopo si traduce nell’urgenza di estendere i confini del repertorio precedente, sia ampliando lo spettro sonoro con l’introduzione di strumenti analogici quali il pianoforte e la chitarra classica, sia aprendosi alla collaborazione con altri musicisti, ovvero l’ex compagno di band Matt Olsson (Preoccupations), il bassista Nate Mendel (Foo Fighters, Sunny Day Real Estate), il violoncellista Gaspar Claus (Jim O’Rourke, Sufjan Stevens, Rone) ed il batterista Alessandro Canini, che hanno offerto il loro contributo in alcuni brani.

INGREDIENTI: la tracklist è composta da otto brani e segue l’andamento di una pioggia discontinua, che inizia a tamburellare piano, facendosi via via più insistente, per poi scatenare un acquazzone che va gradualmente scemando, arrendendosi infine alla luce abbagliante del sole, i cui raggi brillano di un fulgore talmente splendente da dissolvere ogni cosa. Ad aprire questo spettacolo naturale è il singolo omonimo Come Rain, in cui il pianoforte rintocca le note di una pioggia danzante che, goccia dopo goccia, si insinua in ogni canzone dell’album, penetrando sempre più in profondità, fino a sfociare nel suo cuore pulsante, dove affondano le radici della musica che, nutrite di nuova linfa, danno origine ad una sorgente di emozioni pure e cristalline. Anche la chitarra classica imita il rumore della pioggia, che nei brani The Way Things Are e Out Of Time diventa sempre più forte, trasformandosi in uno scroscio violento ed impetuoso; un vortice in cui si concentra una tensione emozionale straordinaria, che assorbe tutta l’energia interiore dell’album, senza tuttavia privarlo della sua linfa vitale. Questa infatti continua a scorrere nelle canzoni successive, in cui il temporale si placa lasciando il posto ad una pioggerella che tesse una trama sottile e delicata. Le melodie aumentano di intensità nei brani Tall Grass e If I Was, dove il pianoforte accompagnato dal violoncello crea un’atmosfera eterea e sognante su cui si adagia la voce ipnotica di Remiddi, talvolta così potente da rimbombare come un tuono, altre volte più flebile di un respiro, di un sussurro, di un soffio di vento che smuove a fatica le perle d’acqua simili a lacrime che scivolano lente e pesanti lungo le foglie. Nell’ultima traccia, Oglasa, il paesaggio sonoro muta drasticamente, allontanandosi dal mondo acustico delineato nell’ultimo album per recuperare le sonorità elettroniche tipiche dei lavori precedenti. Il risultato finale è un viaggio introspettivo che riconduce l’artista alle proprie origini attraverso bordoni di riverberi e loop su cui si innestano chitarre con delay, arpeggiatori ed incisi di synth; il tutto pervaso da una coltre satura e polverosa.

DENSITÀ DI QUALITÀ: Come Rain è un album ricco di introspezione, la cui scrittura meditata e riflessiva invita a scrutare nel fondo del proprio animo alla ricerca della quiete dopo la tempesta, agendo come una pioggia purificatrice che lava via ogni male, nutre la siccità del cuore e ridona nuova vita.

  • 7/10
    Voto - 7/10
7/10

Giudizio riassuntivo

Una pioggia purificatrice che lava via ogni male, nutre la siccità del cuore e ridona nuova vita

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