Pagliaccio – La Maratona

GENERE: pop.

PROTAGONISTI: Pagliaccio#1 voce e chitarra; Pagliaccio#2 basso e cori; Pagliaccio#4 batteria

SEGNI PARTICOLARI: secondo disco per questa band di Biella, che si caratterizza anche per una sempre intensa attività live. Nel disco ci sono le collaborazioni con gli Ex-Otago e con Bianco.

INGREDIENTI: vengono ripresi gli elementi alla base del debutto: struttura pop data da melodie molto immediate, leggerezza del suono e del cantato e songwriting che aderisce piuttosto fedelmente allo schema strofa/ritornello. Si punta a far sì che questa immediatezza venga accompagnata da una certa cura degli arrangiamenti e dei testi, poiché in entrambi questi aspetti mantengono la citata leggerezza ma in essi nulla è lasciato al caso: gli arrangiamenti si basano su armonie, giri ritmici e utilizzo della chitarra mai scontati e i testi sono sempre arguti e intriganti.

DENSITÀ DI QUALITÀ: nel debutto le intenzioni della band erano messe perfettamente in pratica e i Pagliaccio si erano subito fatti notare tra le giovani leve come un progetto dall’idea artistica forte e riconoscibile. Qui c’è un naturale miglioramento e La Maratona è un esempio di pop italiano fatto davvero come si deve, ovvero con gusto, uno stile personale, canzoni che colpiscono subito e che mettono voglia di essere ascoltate mille volte. C’è un brano che spicca su tutti gli altri ed è La Doppia Negazione, potenziale inno generazionale grazie a una melodia è particolarmente indovinata e a un testo perfetto nel mettere a nudo lo stato d’animo di chi cerca distrazioni per dimenticare un amore che in teoria sarebbe solo un’avventura estiva ma che in pratica significa molto di più per una delle due persone. Tutte le dieci canzoni colpiscono nel segno e chiunque dovesse imbattersi in questo disco non lo toglierà dalla rotazione dei propri ascolti tanto facilmente.

VELOCITÀ: media con piccoli spostamenti verso un ritmo veloce e, più raramente, lento.

IL TESTO:Non restare soli non è poi difficile, basta non pensare e avere tante cose da fare” da La Doppia Negazione.

LA DICHIARAZIONE: da un’intervista a ‘melty.it’: Le nostre canzoni sono di facile ascolto, composte da stilemi orecchiabili, ma hanno un retrogusto drammatico e teso, c’è sempre una doppia chiave di lettura. È l’idea del contrasto del pagliaccio, quella di Pierrot insomma, che ci rappresenta meglio

IL SITO: pagliaccio.org

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