Paduano – Oltre

ANNO: 2024

GENERE: pop, canzone d’autore, elettronica

INGREDIENTI: Ingredienti essenziali di “Oltre” sono certamente il coraggio, la fragilità e la voglia di raccontare al mondo quanto possano essere alchemicamente compatibili tali due elementi. Sì, perché “coraggio” ce ne mette eccome Paduano per scrivere un disco che non teme l’elevazione poetica, anzi la ricerca e la ottiene grazie ad un lavoro di cesellatura che risulta fin da primo ascolto ben condotto e ben realizzato; “fragilità” perché alla base dell’opera di scrittura dell’EP c’è una forte necessità di dar voce alle zone d’ombra, di colorare i dubbi e le domande senza risposta con la giusta quantità di bellezza, e di luce poetica. 

PROTAGONISTI: c’è certamente una chiara influenza cantautorale in “Oltre”, che però non si limita al “citazionismo” della scuola tradizionale ma allarga lo sguardo soprattutto alle proposte più “outsider” della prima scena indipendente: la forma canzone richiama al mondo sospeso tra elettronica e cantautorato dei Subsonica, ma anche al piglio malinconico dei Marlene, o alle sonorità quasi boschive e arboree di Niccolà Fabi. 

DENSITÀ DI CONTENUTO: le sei canzoni di “Oltre” disegnano un mondo fatto di domande, di dubbi e di ricerca personale e collettiva: una piccola odissea che prova a tracciare la strada per un ritorno, ma che finisce con l’accompagnare autore e ascoltatore verso un medesimo, costruttivo smarrimento. L’ascolto procede spedito nonostante la durata dei brani avvicini ogni singola canzone ad un piccolo concept rispetto alle durate discografiche di oggi: l’orchestrazione aiuta il tutto a decollare, amplificando il senso di una scrittura che non si risparmia colpi d’estro e di preziosismi lessicali e stilistici. Brano preferito: “Buccia d’arancia”.

VOTO: 8

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