May Gray – Fragili
Anno: 2024
Genere: rock italiano
Label: Mendaki Publishing
Ingredienti: Pare evidente che il primo ingredienti di un disco che si intitola “Fragili” sia la fragilità. Ma ci sono anche svariati suoi opposti, in un album di otto canzoni molto elettrico e molto ricco di vibrazioni. Il rock italiano, dagli anni Novanta in qui, è il terreno di coltura che i May Gray utilizzano per seminare e coltivare le loro sensazioni, rese esplicite attraverso testi scritti con pazienza e riff a volte piuttosto potenti, spesso coinvolgenti. La band bolognese affronta le proprie vertigini e i propri punti di rottura senza uscirne a pezzi: oggi come oggi, è un ottimo risultato.
Protagonisti: I May Gray sono un trio emiliano che ha affrontato tutti i vari step classici che attraversano le rock band d’Italia, compreso transitare per testi in inglese. La fascinazione per i Foo Fighters li ha portati verso un rock aperto e ruvido ma senza esagerare, che ha ancora rispetto per la chitarra elettrica e per i ritmi alti.
Densità di contenuto: Le canzoni nel disco si susseguono lasciando poca tregua a chi ascolta, come in un assalto continuo e crescente, ricchissimo di ritmo. Qualche ballad abbassa un po’ la tensione ma la sezione ritmica si occupa di mantenere sempre alto il livello di attenzione, in un disco ben scritto, ben suonato e ben cantato. I May Gray portano avanti la propria proposta con coerenza e convinzione. E l’idea è che il meglio lo diano in versione live: pezzi come “Respirare” o “Polvere” sembrano fatti su misura per incendiare performance dal vivo.
Voto: 8