Masoko – Le Vostre Speranze Non Saranno Deluse
GENERE: pop.
PROTAGONISTI: Davide De Leonardis: voce; Alessandro La Padula: chitarra; Simone Ciarocchi: batteria; Ivana Calò: basso.
SEGNI PARTICOLARI: terzo album per la band romana, attiva dal 2002.
INGREDIENTI: questo é un disco di musica leggera a tutto tondo, ovvero fatto di canzoni smaccatamente ballabili di stampo synth pop che convivono gomito a gomito con mid tempo più ragionate e ballate dal mood maggiormente introspettivo, con le chitarre protagoniste in queste ultime due categorie. Ed é un disco estivo a 360 gradi, perché l’estate non é solo la stagione del divertimento, ma anche quella in cui si ha più tempo per pensare a se stessi e alle situazioni che si stanno vivendo, nonché per cercare di aiutare gli amici in difficoltà o chiarire certi equivoci con le persone a cui teniamo.
DENSITA’ DI QUALITA’: probabilmente questo lavoro non comparirà nelle consuete classifiche di fine anno sulla carta stampata e sui web magazine, ma, per chi vorrà dargli una chance, si piazzerà senz’altro ai primissimi posti per numero di ascolti. La band, infatti, non cerca certo voli pindarici, attestandosi su soluzioni sonore piuttosto standardizzate in ognuno dei tre gruppi di brani sopra specificati e sfoderando testi molto semplici e con alcune vistose forzature dal punto di vista della metrica. Però l’ispirazione melodica é quella giusta e l’interazione sia tra i vari strumenti che tra il loro insieme e il timbro vocale risultano azzeccate e il risultato finale é adattissimo a far vivere all’ascoltatore i saliscendi emozionali propri della vita di tutti i giorni, specialmente, come dicevamo, nel periodo estivo, dove a una serata senza limiti in discoteca si alternano lunghi pomeriggi solitari nei quali domande e dubbi creano un frullatore in testa e si passa con naturalezza da allegre chiacchierate di gruppo in occasione di un aperitivo a momenti di confronto a due molto intimi. ‘Le Vostre Speranze//’ é tutto questo e ai Masoko va il merito di aver saputo mettere insieme tipologie musicali e sensazioni così diverse senza rinunciare all’omogeneità stilistica e ricreando proprio la stessa naturalezza della vita reale nel cambio di umori e situazioni. Questi pregi fanno sì che l’empatia tra l’albume l’ascoltatore cresca esponenzialmente ad ogni ascolto e si arriva inevitabilmente ad un periodo in cui far risuonare questi brani nelle orecchie diventa una necessità quotidiana. Dischi così non faranno la felicità della critica ma sono assolutamente necessari.
VELOCITA’: saliscendi continuo, come si diceva sopra.
IL TESTO: “Non serve calcolare ma resuscitare, ho un buco nella testa“ da ‘Buco Nella Testa‘.
LA DICHIARAZIONE: da un’intervista su ‘dlso.it’: “Ci teniamo a prestarci contemporaneamente a due livelli di lettura, una più superficiale e l’altra più profonda, interscambiabili tra di loro..“.
IL SITO: ‘Masokoband.it‘