Malkovic – Tempismo

ANNO: 2019
GENERE: alternative rock, emo, post-rock
ETICHETTA: Costello’s Records

PROTAGONISTI: Bresciani, all’anagrafe Simone, Fabio e Giovanni. Una di quelle band che resiste alle dura legge dell’underground, che ancora crede nel potere evocativo delle chitarre elettriche. Forse vi saranno capitati in giro, quando hanno aperto Motta in Latteria Molloy a Brescia, quando se ne andavano furbamente a zonzo a suonare le canzoni dei Verdena quando la gente aveva nostalgia dei Verdena, proprio quando sembrava che fossero sempre ovunque. Un trio, una famiglia, una band di un’intensità emotiva rara, passionale, violenta, di una forza adolescenziale sorprendente.

INGREDIENTI: Le chitarre, la provincia, il non avere paura di dare più spazio alla musica che ai testi (testi, non vuol dire melodia), di una prima traccia che ci introduce al disco con quasi cinque minuti di strumentale. Questo disco suona come gli anni Novanta, quelli belli, di quando gli Afterhours passavano su MTV, prima della trap, prima della valanga di synth anni Ottanta, addirittura prima di ogni crisi. C’è un cinismo di fondo, il lasciar perdere tutto, il lasciarsi andare, ci sono i disagi, le mancanze di chi non si fa più riprendere, il perdersi definitivamente, la rabbia di chi si è già arreso, di chi continua a parlare a chi non c’è più. Non c’è molta allegria insomma. Tante storie in undici tracce, che sembrano quelle di tutti.

DENSITÁ DI QUALITÁ: Tempismo sembra parlare a chi ha fatto una scelta definitiva, ma piena di rimpianti ed è un disco che parla a chi non è in grado di affrontare i cambiamenti e le distanze, e per questo universale. Non è facile parlare a tutti, ma i Malkovic lo fanno con una naturalezza estrema. Un disco che più che bello è intenso, ed è uno schiaffo sonoro a chi è incastrato in una routine (anche e soprattutto musicale), un ottimo nuovo capitolo di una band che ha ancora parecchio da regalarci.

  • 8/10
    Voto - 8/10
8/10

Giudizio riassuntivo

Un disco che più che bello è intenso, ed è uno schiaffo sonoro a chi è incastrato in una routine (anche e soprattutto musicale), un ottimo nuovo capitolo di una band che ha ancora parecchio da regalarci

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *