LaScimmia – LaScimmia
Genere: alternative rock, grunge, pop rock.
Protagonisti: Andrea Albani (batteria), Gabriele Marino (voce e chitarra), Enrico Poletto (tastiere e cori), Federico Scuderi (Basso e Cori).
Segni particolari: LaScimmia si forma nel 2015 a Treviso. LaScimmia è anche il titolo del loro debut album, uscito nel 2016 per Dischi Soviet/Sisma. Le undici tracce che compongono il disco erano state già oggetto di una pre-produzione homemade, ma è solo successivamente che le stesse vengono registrate. I quattro, infatti, si ritrovano presso il Lignum Studio di Villa del Conte presso Padova, per registrare il disco in cinque intensissimi giorni. Alla regia ci sono la mano e la mente di Giuliano Ragno Favero (One Dimensional Man, Il Teatro degli orrori, e produttore di diversi gruppi della scena indipendente italiana).
Ingredienti: Esperienze personali tradotte in musica; esperienze in cui l’ascoltatore può ritrovarsi e che assumono tratti ora malinconici, ora ironici. I brani acquistano sonorità decisamente variabili. Infatti, all’inizio si parla un linguaggio alt-rock, composto da un alfabeto di riff energici e potenti (Galassie e deserti, Delirio di onnipotenza); nella parte centrale, le scimmie si ammorbidiscono, lasciandosi andare a melodie più pop (Il mare, Altopiani); mentre si riacquista vigore e velocità nella parte finale, in cui si ha (quasi) la sensazione di attraversare territori grunge (Krakatoa e le sue chitarre alla Audioslave). La scelta di Fiori nuovi quale singolo per il lancio del disco è azzeccata, essendo probabilmente quella che riassume ed unisce le due anime presenti nel disco: quella più pop (il suo ritornello ti entra in testa) e quella più rockeggiante (batteria e chitarra fanno il loro giusto lavoro). LaScimmia narra la trama della vita di ognuno di noi in strofe ben articolate ed orecchiabili ritornelli: la paura di crescere e quella per il futuro, storie d’amore che fanno male, il tempo che non basta mai.
Densità di qualità: Come si è detto, LaScimmia si presenta come un album dal sound fresco ed estremamente cangiante sotto il profilo musicale: si spazia dall’alternative rock a pezzi pop (di qualità), fino a tracce al confine col grunge anni ’90. Questa varietà di proposta musicale, da un lato, è indice di una formidabile creatività da parte del gruppo; dall’altro del carattere forse un po’ acerbo ed ancora immaturo dello stesso, dovuto probabilmente alla giovane età del progetto. La band dà sicuramente il suo meglio nelle ballate (Tempokane colpisce per testo e musica) e, in generale, mostra di avere tutte le carte in regola per farsi strada, però lascia anche l’impressione di un potenziale non del tutto espresso. Nell’attesa che questo aspetto migliori, prevediamo che questo lavoro porterà già la band trevigiana a ritagliarsi uno spazio notevole e un proprio pubblico nella scena alternativa italiana.
Velocità: Variabile e scorrevole.
Il testo: “Quello che tu non sei, non sarai mai, mai” (da Fiori nuovi).
La dichiarazione: “LaScimmia è una sorte di ode alla primordialità della musica e l’auspicio di un ritorno alle origine con un occhio di riguardo e di speranza per il futuro”.