In June – Collapse
ANNO: 2024
GENERE: indie rock, post rock
LABEL: autoprodotto
INGREDIENTI: soltanto tre brani, ma grande personalità per gli In June che tornano dopo aver colpito con il loro sound coinvolgente e potente. Qui mettono ancora più a fuoco le proprie capacità e scrivono tre pezzi dotati di ardore e intensità: il “collasso” è al centro del discorso, inteso come crollo, di speranze, certezze, emotività. Il trio sa raccontare i propri crolli con una certa ricchezza di dettagli e con molto sentimento.
PROTAGONISTI: Daniela “Dan” Mariti, Mara Graziano e Pierpaolo Iulianello, con l’aiuto di Marco Basile hanno lavorato su “Work In Progress”, “Look” e “Pointy Ends”, e danno l’impressione di aver lavorato piuttosto bene, ampliando le oscurità di certi suoni e offrendo alla vista un profilo più crudo e diretto. Ci sono un po’ di echi Nineties qui e là, c’è una batteria che ribolle e che si stenta a tenere a freno, c’è la voce sempre in ottima evidenza. Ma c’è soprattutto una consistenza sonora, magmatica e cangiante, che conquista e convince.
DENSITA’ DI CONTENUTO: Si dice sempre in questi casi che l’ep è troppo breve. Il che è vero, ma è anche vero che questi tre brani stanno in piedi, e anche molto bene. C’è anzi un’unità di senso che parte dalla dinamica “Work In Progress” e termina con il finale veemente di “Pointy ends”, alla ricerca di un significato che non si riesce mai a trovare del tutto, e cercando di difendersi dai propri crolli, mai veramente evitabili. Brano preferito: “Work in Progress”.
Voto: 7,5