Il Triangolo – Faccio Un Cinema

ANNO: 2020
ETICHETTA: Ghost Records
GENERE: pop-rock

PROTAGONISTI: Marco e Thomas, che hanno ricominciato a scrivere e registrare canzoni insieme dopo diverso tempo, e dopo che Marco ha suonato con gente del calibro de I Ministri e Le Luci Della Centrale Elettrica. Questo è il loro terzo disco, che segue il secondo del 2014 e il debutto del 2012.

INGREDIENTI: Marco e Thomas sono tornati, e non sembrano più interessati all’idea di non manifestare alcuna pietà per quelli che odiano gli anni Sessanta. Il loro suono, infatti, si è rinnovato, e pur non avendo certamente abbandonato la devozione per il decennio di riferimento, è certamente più moderno e guarda molto più di prima ad altri periodi storici, come ad esempio gli anni Ottanta. Meno chitarre e più tastiere per un risultato più arioso, pulito e maggiormente dotato di sfumature, con l’attenzione a mettere le diverse linee strumentali su diversi piani per creare arrangiamenti dinamici e dotati di una profondità quasi plastica. Dal punto di vista dello scheletro delle canzoni, c’è più somiglianza col passato, sia nello stile melodico, che nel timbro vocale, che nei testi.

DENSITÀ DI QUALITÀ: nonostante le somiglianze appena descritte, queste canzoni non sono affatto una copia sbiadita di quelle vecchie, perché la verve nella scrittura, sia musicale che testuale, è più viva che mai e le sopra menzionate scelte in fase di arrangiamento e produzione conferiscono a ognuno dei brani un fascino contagioso e trascinante. Un cantato sempre carismatico, testi che mettono insieme alto profilo ed efficacia, un accompagnamento musicale e ritmico capace di catturare all’istante l’attenzione dell’ascoltatore e che, in realtà, non rappresenta un’ostentazione di bellezza estetica, ma risulta sempre al servizio della canzone: questo ritorno de Il Triangolo si fa voler bene fin dai primi istanti e il piacere che sa dare all’ascoltatore è in grado di durare a lungo.

  • 8.4/10
    Voto - 8.4/10
8.4/10

Giudizio riassuntivo

La verve nella scrittura, sia musicale che testuale, è più viva che mai e le scelte in fase di arrangiamento e produzione conferiscono a ognuno dei brani un fascino contagioso e trascinante

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