Fitness Forever – Cosmos
PROTAGONISTI: i Fitness Forever un progetto del front-man e polistrumentista Carlos Velderrama, nato con la collaborazione di “Big Tony” Fresa, Paster, Nicoletta Battelli, Ernesto Nobili, Scialdone, Andrea De Fazio. L’album vede la presenza di: Carola Moccia (chitarra, voce), Chicca Iavarone (flauto, voce), Roberto Porzio (tastiere), Andrea De Fazio, Scialdone (basso, voce), Carlos Velderrama (chitarra, tastiere e voce) e Andrea De Fazio (batteria, voce).
SEGNI PARTICOLARI: dopo il successo di ‘Personal train‘, apprezzatissimo album che risale al 2009, la band campana si sposta in Spagna, lasciando Emi e scegliendo l’etichetta iberica Elefant Records per la realizzazione di questa seconda avventura musicale.
INGREDIENTI: per un viaggio nel passato l’abbigliamento è fondamentale: suggerisco quindi alle donne gonne a ruota con qualche fronzolo, capelli cotonati e grandi occhiali da sole. Gli uomini, mi raccomando, devono tirar fuori lo charme, e magari una giacca leggera, dal cassetto. Solo così saranno impeccabili: una calda estate italiana, nel mezzo degli anni Sessanta, esige il suo dress code. Ecco a voi ‘Cosmos’, ultima fatica dei Fitness Forever, che tornano a farsi ascoltare quattro anni dopo l’applaudito primo album offrendo un nuovo caleidoscopio di stili ed idee che attingono a piene mani dall’universo musicale degli anni passati.
DENSITA’ DI QUALITA’: potremmo anche non essere d’accordo con Erlend Oye dei Kings Of Convenience, quando dice che la scena musicale italiana odierna, a parte i Fitness Forever, è “un’imitazione di musica straniera“, ma quel che è certo è che la band capitanata da Velderrama ha fatto dell’originalità il suo marchio distintivo e che Cosmos è un disco che difficilmente passerebbe inosservato. Un ascolto per niente semplice, pur avendo il gruppo puntato tutto sulla leggerezza: tornano i suoni di ‘Personal train‘ ma arrangiati e ricomposti in modo meno manierista e più personale che in passato, pur rimanendo la musica il fattore determinante. Mentre i cori, le melodie così retrò e una certa atmosfera evocata nei brani restano dichiaratamente vintage, di attualissimo ci sono le liriche ironiche e canzonatorie, che sono un po’ la cifra stilistica di un certo indie italico.
Sfarzosi e un po’ decadenti, i Fitness Forever realizzano un album in cui sono le ballate, soprattutto, a colpire l’ascoltatore: con la bellissima “Lui“ ““ forse il pezzo più incisivo dell’album ““ e con “Vederti distante“ ci stupiamo della delicatezza del risultato, mentre il tranquillo divertissement de “Il Cane Ciuff“ ci porta a chiedere se siamo all’ascolto della sigla di un vecchio telefilm per bambini. àˆ il dance floor di una discoteca degli anni Settanta l’ambientazione ideale per ascoltare la title track “Cosmos“ e per “Disco Quiz“, due brani retrò ma non troppo, in cui non mancano riferimenti al jazz e alla psichedelia. Tutto l’album è un divertente invito a scovare rimandi e citazioni, vere o presunte: è semplice tirare in ballo Battisti, la musica brasiliana degli anni Settanta, Burt Bacharach (“L’amore annegato“ è l’esempio più lampante), Marvin Gaye (ascoltate “Hotel Flamingo“ per credermi) e molto altro ancora.
A chiudere l’album è “Il Mare“, deliziosa ballata che chiama in causa Sergio Endrigo e, perché no, anche Vinicius de Moraes e la sua bossa nova. Cosa chiedere di può quando si parla di ispirazioni?
Il ricorso all’orchestra sinfonica, ad un quartetto di fiati e ad una strumentazione d’annata per la registrazione (niente che non fosse stato prodotto prima del 1978) aggiungono un’aura ancora più vintage al lavoro, anche se il risultato finale è modernissimo (seppur qualche volta ridondante e altrove un po’ ostico): prendere gli spunti del passato, mescolarli con sapienza e farcirli con quanto di bello offre la contemporaneità è un’idea rischiosa, ma quando il risultato è questo non possiamo che sorriderne.
VELOCITA’: Nessuna fretta da parte dei Fitness Forever nel raccontare il loro mondo: la macchina del tempo ha bisogno di una certa flemma per condurci in questo universo fatto di rotonde sul mare, sigle TV in bianco e nero e cantautori dal fascino senza tempo. Vi ci vorrà qualche ascolto per abituarvi ad un certo modo di modulare la voce e i suoni, ma il risultato paga: voi mettetevi comodi e lasciatevi guidare dalle note.
IL TESTO: “L’amore annegato è un istante / e poi siamo laggiù, tra quaderni di sbagli tuoi / come follia di una notte, petali dentro un oceano blu / dove tu non nuoti più “ da “ L’amore annegato“.
LA DICHIARAZIONE: “Cosmos è un album dalla gestazione lunga e complessa, è un viaggio attraverso la musica dedicato a chi vuole lasciarsi andare e guidare dalla musica“ ““ da un’intervista a fanpage.it.
UN ASSAGGIO ‘Lui’
IL SITO: Fitness Forever Official