Brunori S.A.S. – Vol.1

GENERE: pop italiano cantautorale.

PROTAGONISTI: Dario Brunori da Cosenza, a quanto pare “imprenditore mancato”, che fa molto da sé: testi, musiche, voci, chitarre, piano, rhodes, percussioni e programmazioni. Lo aiutano anche Annie Hall (in ‘Di Così‘) e Camera 237 (in ‘Guardia ’82‘).

SEGNI PARTICOLARI: ci si diverte già dal booklet, dove i credits sono elencati come una scheda tecnica aziendale (del resto se non è una denominazione sociale ‘Brunori Sas’…) e i testi delle canzoni sono accompagnati dagli accordi perché vengano riprodotte con una chitarra.

INGREDIENTI: Rino Gaetano è la stella polare, tra le cose più recenti vi troviamo la leggerezza di Dente e l’impertinenza degli Zen Circus. La cartella stampa cita come riferimenti anche Ivan Graziani, Bugo e Sergio Caputo.

DENSITA’ DI QUALITA’: Brunori Sas ha una straordinaria capacità di evocazione di un recente passato che è immaginario collettivo per la generazione che oggi ha più o meno 30 anni. I suoi testi sono ironici e mai banali, romantici quando serve ma senza esagerare. Vengono veicolati da melodie molto immediate, di quelle che in men che non si dica ci si trova a canticchiare sotto la doccia (ascoltate un paio di volte ‘Italian Dandy‘ e poi diteci). ‘Vol.Uno‘ è un ulteriore conferma della rinascita di una scena cantautorale italiana contemporanea, dove per ‘contemporanea’ intendiamo consapevole di essere nel 2009. Un disco bello e accessibile a tutti, che potrebbe vendere migliaia di copie se qualcuno solo gli desse la possibilità.

VELOCITA’: 9 canzoni in poco più di 31 minuti.

IL TESTO: ‘Guardia ’82‘ è il ricordo delle prime pulsioni amorose di Brunori bambino sulla spiaggia nei confronti di una coetanea evidentemente priva di costume da bagno: “E lei sempre senza mutande / Ma io non la guardavo neanche / Mi infilavo i braccioli e poi dritto nel mare / Non sapevo neanche cosa fosse l’Amore“.

LA DICHIARAZIONE: da un’intervista a ‘Frigopop.blogspot.com’: “Il bimbo in copertina stile Maradona ai mondiali sono io, mentre il bimbo della pallonata è mio fratello Alessandro. Sono scatti fantastici di mio padre, che era un grande fotografo. Penso che il disco abbia quel sapore, mi dà la stessa sensazione di quelle foto anche se in realtà i brani non sono calati in quegli anni, se non con qualche riferimento, una scelta emotiva non troppo ragionata.

IL SITO: ‘Myspace.com/brunorisas’.

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