Baustelle – La Malavita

GENERE: brit-pop cantautorale.

PROTAGONISTI: Rachele Bastreghi (voce, synth, piano elettrico, clavinet, organo, percussioni); Francesco Bianconi (voce, chitarre, synth, organo); Claudio Brasini (chitarre, basso); Claudio Chiari (batteria, percussioni, synth).

SEGNI PARTICOLARI: loro sono toscani di Montepulciano ma trapiantati a Milano. Il disco sarà una delle pietre miliari dell’indie-rock italico, come ‘Hai paura del buio?’ degli Afterhours o ‘Microchip Emozionale’ dei Subsonica.

INGREDIENTI: Pulp, Smiths, Gainsbourg, 70s, Milano, pop culture.

DENSITA’ DI QUALITA’: molto alta, grazie a melodie che rimangono in mente, ritornelli da cantare sotto la doccia e testi ironici, leggeri ma allo stesso tempo molto profondi, mai banali. Soprattutto in ‘La Guerra è Finita’, “Sergio”, ‘A Vita Bassa’.

VELOCITA’: media, perché la filosofia dei Baustelle è riflettere attentamente su quello che accade nella (mala)vita di tutti i giorni.

LA FRASE: “Morire la domenica / Chiesa cattolica” (da ‘I provinciali’) è già un cult.

LA DICHIARAZIONE: Francesco Bianconi (da ‘Baustelle.it’): “Trovo che sia il nostro disco migliore… Suona potente e hi-fi proprio come lo volevamo… E’ la prima volta che, riascoltando un disco appena fatto, non mi metto a pensare ‘questo sarebbe stato meglio così, quell’altro cosà…’. Nessun rimpianto, ecco”.

IL SITO: Baustelle.it

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