Baseball Gregg – Sleep
Anno: 2018
Etichetta: La Barberia Records / Z Tapes
Protagonisti: I Baseball Gregg sono Luca Lovisetto da Sasso Marconi (BO) e Samuel Charles Regan da Stockton, California. Tra i loro ospiti su questo sophomore troviamo Eli Wengrin (chitarra su Yo Tengo) e John Steiner (armonie vocali su Welcome The Night).
Ingredienti: fondamentalmente bedroom-pop: Sleep, infatti, è stato scritto, registrato e mixato dai due componenti nelle band nelle loro camerette rispettivamente in California e in Emilia Romagna. Ovviamente produzione lo-fi, tranquillità, relax, chitarre, qualche elemento di elettronica, un leggero velo di malinconia e tanta voglia di sognare.
Densità di qualità: come scritto nella press-release, Sleep tocca temi universali come infelicità, paura, amore, infedeltà, ansia, depressione, esitazione riguardo al futuro e tanti altri e dobbiamo dire che Luca e Sam, sin dal primo ascolto di questo loro sophomore, uscito lo scorso agosto a distanza di oltre due anni dal loro debutto Vacation, sanno toccarci ed emozionarci con la loro musica.
Sebbene la scrittura delle canzoni avvenga in maniera separata e ci sia un intero oceano a separare i due amici, conosciutisi ai tempi dell’università, quando Regan studiava appunto all’Alma Mater Studiorium, ciò non sembra avere alcuna influenza negativa sui risultati che la band italo-americana ci fa ascoltare sul disco.
E allora è giusto assaporare il sogno nella notte, con gli occhi chiusi, che Lovisetto e Regan sanno regalarci con diverse tonalità di colore e vari stili di pennellate, ma sempre con una mano estremamente leggera, che non vuole mai calcare troppo.
Yo Tengo, cantata in spagnolo, porta in dono sensazioni dreamy con la sua tastierina e quello che sembra il suono di un organo di una vecchia chiesa, mentre Luca e Sam ci rassicurano, dicendoci “No te preocupes hombre, los 35 años son mejores de lo que esperábamos”.
Il primo singolo estratto, Infinite Scrolling, sembra volerci far volare all’interno di uno spazio senza confini limitati e precisi, con quel suo dolce scampanellare e senza alcuna urgenza; Gemini, invece, con la sua batteria vivace e quel suo buon sapore dreamy, pare farci saltare verso certe produzioni degli anni ’80 (meraviglioso anche il suo coretto con voci femminili).
All Alone è malinconica, tranquilla e contiene ottime sensazioni melodiche: l’impressione è quella di ritrovarci all’interno di una grande chiesa forse un po’ intimiditi dalla grandezza della sua architettura.
La dolcezza dream-pop di Subptropical Solitude ci colpisce come i suoi synth che rendono l’atmosfera decisamente particolare, mentre la title-track ha un profumo più estivo, senza però perdere quella sensazione sognante e malinconica, che tanto ci piace.
Un lavoro piacevole, scritto nel corso di un paio di anni, senza però che la lontananza fisica permetta di rovinare il progetto: a noi che ascoltiamo, invece, rimane il dovere di godere di ogni momento di tranquillità e gentilezza di questo Sleep, un altro gioiellino lo-fi uscito dal cappello di quei piccoli maghi indie-pop che si chiamano Luca Lovisetto e Samuel Charles Regan.
a noi che ascoltiamo rimane il dovere di godere di ogni momento di tranquillità e gentilezza di questo Sleep, un altro gioiellino lo-fi uscito dal cappello di quei piccoli maghi indie-pop che si chiamano Luca Lovisetto e Samuel Charles Regan
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7.7/10