Annie Hall – Carousel
GENERE: alt-country.
PROTAGONISTI: Andrea Abeni, Fabio Dondelli, Giorgio Marcelli, Daniele Salodini, Massimiliano Tonolini.
SEGNI PARTICOLARI: secondo disco per questo gruppo di Brescia, dopo gli ottimi riscontri ricevuti con l’esordio ‘Cloud Cuckoo Land‘ (2007).
INGREDIENTI: quelli propri del genere: canzoni melodiche ma non troppo, andamento lineare, ritmo compassato ma vitale, tessuto sonoro nel quale la chitarra elettrica e quella acustica si assorbono l’una dentro l’altra creando un connubio indissolubile. Di loro gli Annie Hall ci mettono un tocco pop, in modo che sia sempre la leggerezza a caratterizzare la costruzione degli arrangiamenti ed il cantato, per quanto riguarda sia la voce principale che l’uso dei cori. Rispetto al debutto, comunque, le melodie sono meno immediate e il suono è mediamente più elettrico.
DENSITA’ DI QUALITA’: attenzione alla gestione degli ascolti di questo disco. Dopo una o due volte vi sembrerà di averlo assimilato completamente in tutte le sue sfumature, ma è solo un’impressione dovuta alla leggerezza ed alla linearità di cui sopra. In realtà tutte le piacevolezze dell’opera nel suo complesso si svelano poco a poco, soprattutto l’identità propria dei singoli brani: inizialmente diverse canzoni sembrano somigliarsi un po’ troppo tra loro, ma più si va avanti con gli ascolti e più sono evidenti le caratteristiche di ognuna in termini sia di melodia che di interazione tra gli strumenti. La profondità e l’importanza di dette interazioni sono altri aspetti che emergono solo dopo un’opportuna decantazione, e ciò che sembra una mera raccolta di citazioni calligrafiche dei canoni del genere diventa pian piano un esempio di come detti canoni possono essere utilizzati per esprimere un proprio linguaggio musicale. Linguaggio fatto sì di devozione al country rock contemporaneo, ma con il contributo decisivo di un’attitudine spensierata, grazie alla quale il gruppo si distingue dalle proposte raggruppabili all’interno della stessa categoria, le quali hanno la tendenza a prendersi troppo sul serio. Un passo in avanti, quindi, sia in termini di qualità che di credibilità.
VELOCITA’: come si diceva sopra, ritmo compassato ma sempre vitale.
IL TESTO: “Come closer, and talk to me, don’t you worry, they can’t here us” da ‘Here Is Love’: come descrivere una situazione in modo estremamente semplice ma che allo stesso tempo va dritto al punto.
LA DICHIARAZIONE: Fabio Dondelli a ‘Rockit’: “Io sono il portavoce e l’autore principale ma ogni singola cosa viene decisa insieme e questo crea del gran casino anche se può essere considerato il nostro punto di forza, ciò che ci contraddistingue come “band” a tutti gli effetti, La cosa che mi soddisfa enormemente di ‘Carousel’ è che non c’è nemmeno un secondo del disco che scontenti qualcuno di noi: siamo riusciti a mediare perfettamente tra le nostre personalità.”
IL SITO: ‘Anniehall.it’ e ‘Myspace.com/unclepig’.