Pending Lips 2015 – serata 5: Steve Howls
L’ultima delle cinque serate eliminatorie di questa edizione del Pending Lips è stata senz’altro la migliore, con quasi tutti i gruppi che si sono disimpegnati davvero bene, con alcuni di loro che, in altre serate, avrebbero senz’altro conquistato la palma dei migliori. In questo caso, però, era un’impresa impossibile, perché gli altri hanno dovuto fronteggiare un nome che possiamo tranquillamente definire come il più vaalido di tutta la storia della rassegna sestese.
Steven Howls è ancora poco conosciuto, ha poco meno di 300 like su Facebook, ma la sua proposta musicale è semplicemente entusiasmante per creatività, tocco, sensibilità, impatto emozionale. Stefano suona da solo con una chitarra acustica e la usa in tantissimi modi diversi, senza limitarsi a suonarla nel modo che tutti conosciamo. La chitarra viene usata quasi più come una percussione che come uno strumento a corde, e le mani dell’artista sono in perenne movimento, alternandosi tra sequenze serrate di battiti, arpeggi e pennate a momenti di maggior quiete. Tutte le possibili tonalità della chitarra vengono usate, e anche dal punto di vista vocale l’interpretazione è a ampio raggio. Tutto questo poi è inserito in un contesto di songwriting vero e non è quindi un esercizio di stile fine a se stesso.
Guadate il video live qui sotto e capirete, se poi vi capiterà di vederlo suonare di fronte a voi non potrete che arrendervi. Noi che seguiamo il Pending e ci siamo trovati di fronte questo prodigio, siamo semplicemente dei privilegiati.