Nuovo singolo di Giorgieness il 28 maggio

Si intitola Maledetta il nuovo singolo di Giorgieness, ed è in uscita il prossimo 28 maggio in digitale per Sound To Be.

La canzone segna non solo il ritorno del progetto di Giorgia D’Eraclea dopo un periodo di assenza, ma anche l’inizio di un nuovo percorso, portato avanti con un personale rinnovato. La canzone è, infatti, prodtto da Ramiro Levy dei Selton, Marco Olivi e Davide Napoleone.

Maledetta è il primo dei singoli che anticiperanno il terzo album di Giorgieness, in uscita il prossimo autunno sempre per Sound To Be. Alla presentazione del brano seguirà il lancio dell’omonimo videoclip.

Qui sotto, le parole con cui Giorgia presenta la canzone. Da parte nostra, possiamo dire di aver avuto la fortuna di poterla già ascoltare e che si tratta di una canzone, bella, importante ed emozionante. L’arrangiamento e il timbro vocale sono senza dubbio diversi rispetto al passato, ma rappresentano un’evoluzione naturale, se si pensa alle differenze tra il primo e il secondo disco e al bisogno che ha sentito l’autrice di effettuare un tour acustico come ultima mossa prima di farsi risentire con questa canzone, e non perché la canzone sia acustica, anzi, non lo è affatto, anzi il suono vede un ruolo importante giocato da elementi di elettronica e da giri di archi, ma perché è ora più evidente che mai che tutto rientrava in un’evoluzione che porta ora Giorgia ad esprimersi con la stessa intensità, ma con un filtro più autoriale e meno rock in senso stretto.

Era fine estate, sul tappeto dove sono cresciuta a casa di mia madre. Non scrivevo da un mese, immagazzinavo vita, paesaggi, salsedine, sorrisi, persone, volti amici, vita. Fuori dalla veranda, il mondo al tramonto. Dentro, alcune delle persone a cui tengo di più. Ho pensato a tutte le volte che ci si delude senza farsi male, ai cambiamenti necessari, a quanto poco ci conosciamo, al falso mito della coerenza che spesso è una scusa per non saltare nel vuoto, a come la vita mi ricordi un treno sul quale qualcuno scende e qualcuno sale, ma senza fermate, anzi, solo una, si spera il più lontano possibile. Sono cambiata tanto in questo lungo silenzio, quanto mi è servito lo capisco solo ora. Ho plasmato la rabbia in determinazione, il rumore in vento leggero, distorto quanto basta. Più di tutto ho trovato la voce che ha il mio viso di oggi e l’ho usata tutta, senza paura di parlare piano. Maledetta sono io, maledetta sei tu, maledetti siamo noi ogni volta che portiamo qualcuno al limite, senza superarlo, sapendo chiedere scusa. Maledetta è la voglia che ci incolla l’uno all’altro, anche quando non vorremmo. Maledetta è una risata fragorosa alla fine di una litigata, è tutte le volte che volevo lasciarti ma poi è tutto più bello se ci sei”.

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