Nuovo album dei Guignol il 23 febbraio
Sono passati solo due anni dall’ottimo Abile Labile, e i Guignol sono già pronti a pubblicare un nuovo disco. Porteremo gli stessi panni esce il prossimo 23 febbraio per Atelier Sonique. Il titolo è tratto da una poesia del poeta e grande attivista politico lucano Rocco Scotellaro, del quale sono state musicate due poesie, divenute altrattante canzoni dell’album.
“I primi brani di questo disco – racconta Pier Adduce – li ho scritti velocemente dopo un confronto duro e animato con mio padre, a casa sua, in una fredda e umidissima serata in campagna, nella Basilicata. Da quel diverbio infarcito di imprecazioni, accuse e scuse, aneddoti e rievocazioni che mi parevano persistere dai tempi dell’infanzia, sono scaturiti i ‘demoni’ che da tempo chiedevano di avere un loro spazio: un piccolo posto d’onore finalmente, con me, a tavola, e sulla carta che mi accingevo a scarabocchiare rapidamente”.
Dal punto di vista musicale, il disco viene presentto come un lavoro che sposta il suono della band “dai nervosismi elettrici del predecessore ad una visione sonora all’insegna del folk popolare italico e americano, una frontiera densa di tastiere liquide e acidule, hammond e organi fantasmatici, chitarre legnose e bassi massicciamente sinuosi, ma pure slide, pianoforti sghembi, armoniche e tamburi battenti ritmi originari“.
Il produttore è ancora Giovanni Calella, e la band è rinnovata per l’ennesima volta: rispetto all’ultima versione, con Pier c’è ancora Paolo Libutti al basso, e sono entrati Antonio Marinelli “il Coda” alle chitarre elettriche e Michele Canali alla batteria (ma nel disco dietro le pelli c’è Dario Marchetti).