La finale del Rock Contest

Il Rock Contest organizzato da Controradio giunge all’atto finale. Sabato 2 dicembre (apertura porte alle ore 20.30) saliranno sul palco dell’Auditorium Flog di Firenze (via Michele Mercati, 24/b) le sei band che hanno superato tutte le eliminazioni, ovvero 43 Factory, Atlantico, Dust & the Dukes, Fade Out, PijamaParty e White Room. La serata si chiuderà con un live di Edda.

Le super finaliste saranno giudicate dal pubblico e dalla giuria di esperti e musicisti tra cui svettano i nomi del cantautore livornese Bobo Rondelli, Lodo Guenzi (frontman de Lo Stato Sociale), Cosmo (Marco Jacopo Bianchi, uno dei più interessati nuovi talenti della musica italiana), Max Collini (Offlaga Disco Pax / Spartiti), Carlo Pastore (conduttore della trasmissione Babylon di RAI Radio2), Silvia Boschero (Rai Stereonotte), Nur Al Habash (SIAE) e gli scout di Sugar Music.

Intanto, il pisano Lorenzo Marianelli si è aggiudicato lo speciale Premio Ernesto de Pascale per la migliore canzone in italiano tra i trenta selezionati con il brano Casa Mia.

Afferma Giuseppe Barone, direttore artistico del concorso: “In una edizione che ha visto forte la contrapposizione tra chitarre e computer, tra elettronica e musica ‘suonata’, tra avanguardismo e retromania, nella finale vediamo rappresentate tutte le tendenze e le possibili ibridazioni fra i due schieramenti. Molti danno la chitarre per strumenti del passato, ma proprio i più giovani sul palco si presentano con la più classica attitudine ‘rock’, che potrebbe essere il segnale di una inversione di tendenza”.

I SEI FINALISTI NEL DETTAGLIO
43 Factory è il progetto nato in Italia ma cresciuto a Londra, nel quartiere giamaicano di Brixton, che a partire da influenze dub sperimenta tutte le variabili dell’EDM (electronic dance music); i milanesi Atlantico, fautori di un cantautorato acido che evoca tanto Verdena quanto i western visti dalla periferia; Dust & The Dukes sono una band fiorentina che propone un viaggio attraverso le radici della musica americana, tra echi western e desertici; i bresciani Fade Out, psichedelici e sognanti, sono un quartetto di giovanissimi dall’impostazione “standard” (due chitarre, basso, batteria) che colpiscono per l’immediatezza e la freschezza delle composizioni; Pijama Party, da Colle di Val d’Elsa, danno voce alla musica dei sogni, tra sonorità funky, reggae, hip hop, elektrodub, ma con un cuore un po’ dark e punk. Infine, i White Room da Massa si caratterizzano per le atmosfere prettamente oscure e dal forte impatto emotivo, in cui i suoni sintetici rimandano alle produzioni underground degli anni ottanta inglesi.

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