Gli Ex-Otago presentano Stramarassi
Sembrava un martedì grigio e noioso a Milano, ma in una stanzetta di casa Universal c’era la presentazione della nuova veste di uno dei dischi più sorprendenti e passati in radio di quest’ultima stagione di musica “alternativa” italiana: Marassi degli Ex-Otago.
Marassi Deluxe o anche affettuosamente STRAMARASSI: la versione “pompata”, come nell’adolescenza della generazione dei trentenni si faceva con i motorini, colorandoli con vernici fluo e luci al led così da impressionare gli amici.
Alcuni artisti, come Levante e Mecna, hanno partecipato nonostante gli impegni dei rispettivi dischi in uscita, altri purtroppo non hanno potuto per motivi organizzativi come Cosmo e Calcutta, amici della band.
I ragazzi hanno spiegato che Marassi Deluxe non è un’operazione “commerciale” in senso stretto, ma è un tentativo di consolidare l’avvicinamento tra più mondi diversi, ma con una lingua comune alla base. Il rap, il pop (spesso sminuito, ma di cui in realtà gli Ex Otago si sentono fieramente partecipi e in virtù di questo pensiero parteciperebbero volentieri – portando una ventata di freschezza – anche a Sanremo), ma anche l’elettronica e la musica classica.
Alcuni degli artisti coinvolti potrebbero comparire ai live, ma è da confermare, probabilmente questo accadrà nel concerto evento di Genova, la città d’origine dei ragazzi.
A chi ha chiesto quali saranno i prossimi passi dopo l’era Marassi, Maurizio Carucci che scrive i testi degli Ex Otago ha risposto di tenerci pronti al cambiamento (come storicamente è sempre stato nella carriera della band) e che vorrebbe sperimentare in particolare in direzione del rap, sullo stile dei dei primissimi dischi di Jovanotti o di alcune cose di Raf e grazie anche all’influenza di alcuni amici della band come la regista e rapper Serena Serenase, Mecna, Willy Peyote e Jack la Furia.