Gli EP del mese – dicembre 2020

L’EP è ormai un formato sempre più diffuso per la pubblicazione di nuove canzoni da parte delle band, italiane e non. Spesso, purtroppo, chi scrive di musica tende a privilegiare la trattazione degli album, e questo crea il rischio che lavori assolutamente validi non abbiano lo spazio che si meriterebbero. Da questa considerazione è nata la nostra scelta di raggruppare mensilmente una serie di recensioni brevi sugli EP ascoltati nel periodo di riferimento, così che i nostri lettori possano avere uno sguardo d’insieme anche su questo tipo di pubblicazioni.

di Stefano Bartolotta e Smoking Area

CARLO PINCHETTI & GEEP COLTRAIN – Across The Water
Questo split EP contiene due pezzi originali e altrettante cover, e vuole rappresentare ciò che è successo a questi due ex compagni di band che hanno intrapreso strade diverse ma che, in fin dei conti, hanno avuto in serbo lo stesso destino, ovvero quello di allontanarsi dai propri sogni in ambito musicale. Le sonorità essenziali ma non certo scarne sono perfette per dare l’idea del concept all’ascoltatore, e lo stesso vale per le interpretazioni vocali molto sentite da parte di entrambi, ognuno con il proprio stile. Le melodie delle due canzoni originali sono piuttosto ispirate, e le cover non fanno affatto calare l’intensità e risultano come un perfetto completamento del lavoro. Davvero un EP molto ben riuscito (Stefano Bartolotta)
Ascoltalo su Bandcamp

BAIS – Apnea (Sugar Music)
Disco di esordio per Bais che con un disco si presenta con un EP che suona come tutto ciò che ci passa in testa quando siamo sott’acqua, di quanto tratteniamo il respiro e siamo, per l’appunto in apnea. Un disco pop che ci fa immergere in un mondo di surfisti, bagni gelati e malinconia, in un mood sfacciatamente pop. Se avete mai ballato sott’acqua, questo disco fa per vo (Smoking Area)
Ascoltalo su Spotify

ELASI – Campi Elasi (Neverending Mina)
Dopo una serie di azzeccati singoli e video e di validissime performance live che hanno creato sempre più interesse tra appassionati e addetti ai lavori, Elisa Massara arriva alla prima raccolta di canzoni sulla breve distanza. La sua idea di pop colorato e poliedrico viene espressa con la varietà e le tonalità musicali che ci si potevano aspettare, ma questa frase non va intesa in senso negativo, bensì che l’artista ha messo a frutto il percorso compiuto finora per realizzare sei canzoni sempre coinvolgenti e mai scontate, con gusto e uno stile riconoscibile. Ci sono strumenti come balalaika, duduk, balaphon, tabla, zhorgruan; c’è un importante lavoro sulla parte ritmica che richiama differenti culture musicali sparse in giro per il mondo; c’è un’ottima capacità di utilizzare questi elementi in modo coerente con la modernità pop occidentale, facendo sì che essi risultino ornamenti di sostanza in un impianto solido che si avvale anche, se non soprattutto, di un songwriting a fuoco, sia come melodie che come testi, e di una vocalità carismatica. Un lavoro, in definitiva, riuscitissimo e che rappresenta un autentico manifesto programmatico per un’artista da continuare a seguire (Stefano Bartolotta)
Ascoltalo su Spotify

VESPRO – Mediterrano (Kumomi / Artist First)
Quello di Vespro è un disco pop, senza se e senza ma. Sì ci sono le venature urban della produzione di OMAKE, e ci sono anche dei retaggi di un passato probabilmente nella scena rap ma, più di tutto, c’è un disco ambizioso di un ragazzo che si mette a nudo per la prima volta e non ha nessuna paura di risultare fragile, di risultare un femminuccia. Canzoni d’amore, dove l’amore non è neanche nominato, casa, routine, pace dei sensi e un timbro di voce che impareremo sicuramente a conoscere. Un ottimo esordio che speriamo porti a qualcosa, e molto presto (Smoking Area)
Ascoltalo su Spotify

CLIO AND MAURICE – Fragile
Quello di Clio and Maurice è un duo impossibile formato solo da voce (Clio Colombo) e violino (Martin Nicastro), due strumenti solisti che si fondono perfettamente senza mai primeggiare o scontrarsi. Coppia anche nella vita, Clio e Martin ci portano nel loro mondo di dialoghi soffusi, dove è difeso il diritto di essere emotivi, fragili, umani. Un viaggio introspettivo che era cominciato con la pubblicazione dei singoli LostFriend Faithfully e che arriva qui alla fine. Tra i loro riferimenti anche Arca, Bjork e James Blake. Un mondo nuovo (Smoking Area)
Ascoltalo su Spotify

LEONUS – Encelado (Upper Rec, Artist First)
Il titolo di questo EP prende il nome da un anello di Saturno, e l’obiettivo di Leonus è quello di tenerci sospesi in un mondo tra cantautorato, jazz ed elettronica (e persino un pizzico di trap), avvinghiati a questa sensazione di vuoto spaziale. Un viaggio, un’idea, il mondo quotidiano, fatto delle parole più semplici, come visto da un punto lontano della galassia, come un trip mentale, come guardarsi, per la prima e rara volta, dall’esterno. Leonus offre una prima prova in cui è davvero difficile non ritrovarvicisi (Smoking Area)
Ascoltalo su Spotify

FREJICO – Placebo
EP di debutto per Frejico che intende la musica come un placebo, una sorta di filtro alla realtà che rende tutto migliore. E così che nasce “Placebo”, un disco di liberazione, sfogo, motivazione, dove il cantautorato non si lascia ingarbugliare da una produzione moderna. Un’autobiografia concentrata dell’ultimo anno che vede l’alternarsi di momenti più tristi, a momenti di insicurezza e bisogno di nuovi stimoli. Ciò che colpisce è la sincerità sfacciata, e quel senso di disagio che proviamo a ritrovarci in mezzo a canzoni da cameretta perfettamente riuscite che forse non avremmo neanche il diritto di ascoltare. Da tenere d’occhio! (Smoking Area)
Ascoltalo su Spotify

THE LANSBURY – Alterazione
Suoni tesi, slabbrati, vibranti quasi quanto i testi di un esordio furibondo e rumoroso: si parla di “Alterazione”, l’ep d’esordio di The Lansbury. Trio torinese con attenzione a tematiche sociali come razzismo e violenza sulle donne, i ragazzi riempiono anche di autocoscienza e di canzoni che sforano in una sorta di noise ribollente un lavoro da sei brani che serve da primo step in una carriera probabilmente piuttosto incazzata. Ottima prima prova! (Smoking Area)
Ascoltalo su Spotify

BERNARDO LEVI – Europa Triste
Una voce profonda, echi à la Battiato, e un disco che rimane sicuramente tra i più interessanti della scena italiana. Europa Triste di Bernardo Levi suona come una raccolta di canti popolari, come i racconti di un ritorno dal Medio Oriente in tempi antichissimi, e poi arrangiamenti pop fanno da contorno a sentimenti profondi e universali. Come un alieno, Bernardo Levi descrive un mondo freddo e arido, che un tempo fu caldo e accogliente. Ricorda anche i Baustelle più oscuri e Giovanni Lindo Ferretti nei suoi momenti più lucidi e profondi (Smoking Area)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *