Clorofilla di Samuele Cyma, la live session in anteprima
Siamo felici di presentarvi in anteprima la live session di “Clorofilla” il nuovo singolo di Samuele CYMA. Nella produzione di questa Live Session il singolo è stato riarrangiato appositamente per essere suonato in una formazione inedita in trio.
Il regista Matteo Berruto la presenta così: “Realizzare una live session in studio per noi voleva dire filmare la musica suonata nel luogo in cui viene impressa/incisa: per i musicisti il modo migliore per farlo è guardandosi negli occhi, per chi filma è farlo senza timore di mostrarsi mentre e nel modo in cui si fa.”
Credits Live Session : Samuele Cima – voce, chitarra, moduli. Michele Mariola – chitarra @mi.ke.ma. Giovanni Iacovella – batteria. Registrato da Francesco Ponticelli e Paolo Alberta al Cicaleto Recording Studio. Regia e montaggio di Matteo Berruto. Fotografia di Stefano Virgilio Cipressi. Operatori di ripresa: Lorenzo Baldi, Matteo Berruto, Stefano Virgilio Cipressi con l’aiuto di Gianmarco Rizzo.
“Clorofilla” è Il nuovo singolo di Samuele CYMA, una cangiante elegia elettronica che si abbandona
danzando all’accettazione di una perdita. Un collage post-moderno già a partire dall’intro in cui il riff midwest iniziale è in realtà una mescita di varie chitarre. Ai primissimi secondi di una sporca registrazione lofi di chitarra elettrica si sostituisce un sintetizzatore digitale a modelli fisici che la emula a cui poi si aggiungono una linea vocale effettata e tessiture cangianti. Una ricchezza sonora complessa e straniante che continua con una seconda sezione con incalzanti intrecci ritmici e un finale noise.

Il testo della canzone si rifà a un soggetto ricorrente per l’autore: l’immagine di un’oasi rigogliosa, una
sorta di paradiso terrestre verdeggiante contrapposta alla sua versione morente e prosciugata. Questi
alberi privati della loro linfa vitale sono la metafora di un ricordo felice la cui magia è ormai svanita. La
dolorosa accettazione di una perdita passa per una nostalgia che sa dare conforto ma che può
ancora fare male così come uno specchio d’acqua può dare vita come affogare.
Il brano esce accompagnato dalla B-side “Fuoco Blu”, una pulsante coda strumentale che utilizza le
stesse texture e che si chiude con una piccola improvvisazione al synth modulare. Questa appendice
contribuisce ad anticipare l’ampio e organico mondo sonoro del prossimo disco in uscita nell’autunno
2023: una raccolta di brani scritti tra il 2017 e il 2022 che mischiano approcci e ispirazioni diverse
creando un’ambiziosa armonia, liquida ed eclettica, con arrangiamenti dall’ambient elettronico per
chitarra, voce e synth fino a orchestrazioni per ensemble elettro-acustico.