10 canzoni per… la domenica!
La domenica , si sa, è un giorno un po’ strano, che suscita sentimenti contrastanti. C’è chi la odia e chi la ama. Voi a quale categoria appartenete? Considerando che la domenica è il giorno conclusivo del weekend, quello che precede l’inizio di una nuova settimana, ho pensato a questa playlist. Enjoy!
- I hate my village – Tony Hawk od Ghana
Vi ricordate i sabato sera? Quelli in cui si faceva festa, si tornava tardi, che era già l’alba di un giorno nuovo? Devastati dalla stanchezza, brilli e brillanti. L’idea di appoggiarsi su una superficie orizzonatale era un miraggio (come una fonte d’acqua nel deserto a 45 gradi), ma c’era ancora tempo per un ultimo bicchiere ed un ultima paglia. Mettivi su ‘sto pezzo (scusate vicini), ti concedevi l’ultimo sorso, quello di cui ti saresti pentito il giorno dopo. - CCCP – Io sto bene.
Domenica mattina, ti svegli ad un orario improbabile. Cerchio alla testa, metti a fuoco le ultime 24 ore. Realizzi che non hai più l’età e che “è una questione di qualità, una questione di qualità o una formalità?“. Ti rigiri dall’altro lato, perchè il cassetto dell’aspirina è troppo lontano. Troppo sforzo. - Bud spencer blues explosion – E tu?
Finestre aperte, entra l’arietta fresca in casa, caffeina in circolo, sei carico a molla: annodi bene quella bandana, impugni la scopa come se fosse la tua arma vincente nella grande lotta contro gli acari della polvere e nel contempo la tua chitarra. E’ una attimo che avviene la metamorfosi in Feddy Mercury nel video I want to break free: al centro della stanza fai una giravolta, falla un’altra volta. Fino a che passa il gatto, di ritorno dalla sua lettiera. E ti spegni. - Adriano Viterbini – Sleepwalk
Relax, la pace dei sensi. E’ tarda mattina, il sole è alto, caldo. Seduto sul tuo terrazzo, alzi gli occhi al cielo, pensando: che c… faccio oggi? - Iosonouncane – Stormi
Classico pezzo estivo (classico per chi? Per me! Che vuoi?). Penso di prendere la bici e andare al mare, “per stendermi al sole, quando sulla riva verrai, quando la burrasca al largo sparirà, col mattino fra gli alberi“. - The Winstons – Ghost Town.
Avete presente la passeggiata domenicale, la corsa domenicale? Quella urbana, in cui incroci sagome, sfiori le vetrine sbrillucicanti, slalom tra passeggini? Quella in cui maledici i rossi del semaforo che si frappongono al tuo passo sostenuto e solitario verso il nulla? Nel mentre questo pezzo rimbomba nelle tue cuffie, e il suo ritmo crecente ti fa desiderare una città fantasma, o forse no? Dopotutto è bello anche così. - Verdena – Miglioramento.
La domenica è anche il giorno dei buoni propositi. Si, i buoni propositi per la settima che verrà. “Ora puoi, il fisico ce l’hai per fare la rivoluzione“, fa eco nella tua stanza. Pensi che potresti scendere in piazza a manifestare, potresti dire tutto quello che avresti sempre voluto al tuo capo, o ai tuoi genitori. Ma poi pensi che la domenica è fatta per rilassarsi, e abbandoni ogni pensiero radicale. - Afterhours – Ci sono molti modi.
Pomeriggio uggioso, luci soffuse, coperte ben imboccate, indossi il tuo miglior pigiama. Si, quello che con cui sei andata a dormire ieri e che non ti sei mai più tolto. Ci vuol poco a capire che il mood è sul depresso andante. Malinconia. “Torneremo a scorrere…” , ma non oggi. Oggi è dedicato all’autolesionismo fine a se stesso. Ogni tanto ci vuole, poi però si sta meglio. Giuro. - Marlene Kuntz – Danza.
“Danza per me questa canzone al passo della malizia, dai vita alla mia illusione, facendo che ti piaccia. Molle ti sogno fra le note, spargendovi sensualità…Offri te stessa a una cadenza che sia indolente e morbida, con una vaga decadenza di corpo che si abbandona…“. Un pezzo che è poesia pura, ogni ulteriore commento sarebbe superfluo oltre che blasfemo. - Moltheni – Finta gioia.
La voglia di cambiare tutto incontra la disillusione e la rassegnazione. Sprofondi nell’apatia, ti crogioli nella tua situazione di stallo e ti senti sicuro. Ma è solo una fase. Tu non sei così, combatti per uscirne, domani è un altro giorno.