L’etichetta risponde : Street Label Records
Il rap e la black music hanno tanto in comune e soprattutto ora sono i generi più seguiti dalle nuove leve. La Street Label Record ci ha spiegato come cerca di proporre i suoi artisti nel della movimentata scena italiana.
1)Come e quando e’ nata la vostra etichetta?
R. Street Label Records nasce nel 2007 proponendosi come nuova e competente realtà discografica nel settore della black music. Dall’’individuazione al lancio e alla promozione di nuovi talenti offrendo la propria esperienza e il proprio entusiasmo nella pubblicazione di prodotti discografici che abbiano una loro forte identità all’interno del mercato musicale.
2)Che metro usate per il reclutamento delle band? Vi siete posti dei limiti sui generi da considerare?
R. Attualmente lavoriamo solo progetti rap,rnb,soul,black music in generale. Siamo strutturati come competenze ed operatività per seguire solo progetti che rientrano nel nostro target di selezione musicale. Il metro di selezione artistico è semplicissimo, ci dedichiamo a prodotti che riteniamo validi.
3)Curate tutti gli aspetti di un artista/band (live/grafica/registrazioni/pr
R. Dipende dal tipo di artista e prodotto. Dall’esigenza o meno di intervento da parte nostra in fase di produzione o successivo. Possiamo fornire anche un supporto totale li dove c’è necessità. Per i live stiamo organizzando una rete di partnership per poter curare parte del booking dei nostri artisti. Contiamo prossimamente di presentare un servizio importante ed utilissimo per la promozione dell’artista.
4)Che altre etichette internazionali e nazionali apprezzate?
R. Tutte le indie label che lavorano con serietà e trasparenza a sostegno del percorso musicale dell’artista. Le label che rispettano il background dei propri artisti riuscendo a gestire al meglio i costi e i ricavi.
5)Cosa significa essere un’etichetta indipendente ?Che differenza c’e’ tra voi e una major?
R. Sicuramente le possibilità economiche. Strutturalmente si può cercare di sopperire a certi limiti con idee, organizzazione e programmazione ma stiamo parlando di due mondi troppo differenti. Spesso l’artista commette l’errore di approcciarsi alle indipendenti in generale, pensando di ottenere investimenti e visibilità vicine a quelle offerte dalle multinazionali della musica. Una major investe 1000 per guadagnare 10000. L’indipendente non può mai spendere 1000, quindi parliamo di altro. Questo però non significa che un’indie non abbia il suo ufficio stampa, le sue strutture e i suoi mezzi. Parliamo solo di realtà notevolmente più limitate.
6)Economicamente rientrate dei costi di produzione degli album o dovete puntare sulle esibizioni live?
R. Ad oggi non abbiamo mai gestito i live dei nostri artisti. Abbiamo organizzato comunque varie date promozionali conivolgendoli nei nostri party. La politica principale di ogni azienda è quella sempre di sostenere i costi. In tutti questi anni siamo stati in grado di bilanciare sempre entrate ed uscite.
7)In quanti ci lavorate ?
R. Negli anni Street Label Records ha cambiato assetto più volte. Ora abbiamo una struttura che si occupa della parte amministrativa e burocratica e un’altra che invece si occupa di quella artistica. I nostri direttori artistici sono Flake e Daniel Mendoza, già noti e attivi anche loro musicalmente nella scena underground rnb & rap.
8)Come e’ cambiato il ‘fare il discografico’ da quando avete iniziato?
R. Oggi è molto più difficile proporre musica su supporto fisico. La black music, il rap soprattutto, oggi è la musica dei giovani ed è quindi cambiato anche il modo di venderla/diffonderla. C’è più attenzione al merchandising e alle iniziative legate alla crescita artistica.
9)Il web vi aiuta o vi ostacola?
R. Sicuramente aiuta. E’ un mezzo di promozione rapido ed immediato. Servono però idee per comunicare nel modo giusto le notizie. Anche il free download è un canale importantissimo se supportato da un’attenta strategia promozionale. Noi con il nostro LAB, area dedicata alla distribuzione di prodotti free download, cerchiamo di pubblicare album di qualità veicolandoli al massimo nella promozione e la diffusione.
10)Come sono i rapporti con i canali ‘tradizionali’ tipo le radio(anche web) o la televisione? Riuscite a far ‘passare’ i vostri artisti?
R. Anche qui va fatta una distinzione tra prodotto e prodotto. Ci sono dei progetti che hanno più appeal agli occhi di radio e tv, altri invece che nascono per un mercato più underground. Lavoriamo con partner importanti come Comdart per la promozione stampa e radio. Siamo ad oggi molto soddisfatti dei risultati ottenuti. Siamo in rotazione su molte radio nazionali ed estere. I nostri artisti sono presenti con dei loro brani in compilation importanti come la storica Hit Mania dove sono raccolti i più grossi successi internazionali. Alcuni dei nostri artisti, occupano posizioni rilevanti nelle classifiche radio air play dedicate alle indie. Per noi sono piccoli grossi successi frutto di lavoro e organizzazione.
11)Cosa ascoltate quando non lo dovete fare per lavoro?
R. Ascoltare musica non è solo un lavoro ma è una passione che accomuna tutto il nostro team. Siamo sempre attenti e curiosi di fronte alle nuove realtà.
12)Tre vostre uscite da non perdere nei prossimi mesi.
R. T-Cock, Idem, nell’immediato. Nei prossimi mesi invece altre uscite a sorpresa.