Intervista: Non Voglio Che Clara
Abbiamo sentito Fabio De Min dei Non Voglio Che Clara che dopo sei anni hanno pubblicato Superspleen Vol 1.
Ci siamo fatti raccontare come è nato e qualche curiosità sui brani e la registrazione.
IR: Sono passati sei anni dalla vostra ultima uscita discografica e ne hai già parlato nelle tante interviste che hai fatto, io aggiungo: ne è valsa la ‘pena’?
NVCC: sì è vero ne ho parlato tante volte. In questi 5/6 anni ci siamo guardati attorno e ascoltato quello che gli altri facevano gli altri e pensare di accostare la nostra musica a quello che stava succedendo intorno a noi, non sembrava “naturale”, ma per limiti nostri non perché pensassimo valesse di più. Fare uscire l’album ora è sembrato un momento migliore anche da quel punto di vista.
Non mi dispiace sia passato tutto questo tempo, ovviamente se fosse accaduto sarebbero successe altre cose e sono contento di averlo fatto uscire adesso se non fosse per quello che sta succedendo ora per cui credo non potremo fare tour, date promozionali, nulla.
IR: parlando della strumentazione: ci sono state delle scelte diverse rispetto al passato
NVCC: in realtà l’impianto strumentale è ancora figlio del disco precedente, nel senso che con il tour di “L’amore fin che dura” si è stabilizzata anche la formazione e quindi anche gli strumenti che usiamo. E’ cambiato il modo, ad esempio Marcello(Batelli , chitarra ndr) a livello compositivo ha avuto più spazio, comunque non è stato deciso a priori nulla, è stato tutto molto naturale anche perché l’idea era quella di realizzare un disco riproducibile dal vivo in maniera efficace per cui c’è un lavoro proprio di band che suona.
IR: lo avete registrato in presa diretta?
NVCC: No anzi molto spesso abbiamo registrato in luoghi separati dove ognuno ha lavorato su quello che avevamo registrato in studio insieme. Poi abbiamo messo tutto assieme.
IR: anche la scrittura dei brani è stata approcciata in modo diverso: più canzone che prosa.
NVCC: sì è vero, è stato un modo per trovare nuovi stimoli dando la precedenza alla musicalità del testo più che il testo avesse un senso in prosa cosa di cui mi sono sempre preoccupato in passato. Ho invertito l’approccio: invece di partire dal testo molto spesso sono partito dalle musiche.
IR: un accostamento che è stato fatto e mi ha sorpreso, ma a pensarci è azzeccato è quello con Giovanni Succi dei Bachi da Pietra.
NVCC: sì Giovanni lo conosco e tra l’altro i Bachi da Pietra sono tra i miei gruppi preferiti. Mi piace molto come scrive, ha un utilizzo della lingua molto molto interessante. L’accostamento mi fa piacere perché anche lui ha un approccio ai testi non banale.
IR: L’ho sempre trovato estremo ma con coscienza, non per partito preso
NVCC: sì certo non c’è nulla di improvvisato è tutto pensato e a livello di scrittura è molto bravo.
IR: Parlando dei singoli che avevate fatto uscire: La Croazia mi aveva spiazzato e tanto al primo ascolto. Riprendendo il brano altre volte ha iniziato a convincermi nonostante il cambio netto. L’avevi pensato già così o è uscito durante le prove?
NVCC: è uno degli ultimi brani scritti e composti, arrivato a fine corsa quindi ingloba un po’ tutto il lavoro che stavamo facendo e per questo è molto spostato sui sinth, la direzione era quella di una canzone non necessariamente dipendente dal testo infatti è nata prima la base strumentale poi il testo. Non la ritengo così “distante” perché figlia di un percorso. La scelta è stata fatta perché ci sembrava un brano curioso e ripresentarci con delle sonorità completamente diverse ci sembrava una scelta interessante da fare. Poi siamo tornati in carreggiata con il secondo (Superspleen ndr).
IR: sì certo, brani come Ex-Factor o Liquirizia benchè diversissimi tra loro sono molto più simili a quello composto in passato. Ti ha portato via più tempo del solito la stesura e il completamento dei brani?
NVCC: le difficoltà vere sono state a livello pratico. Lavorando in tre sui brani, spesso con visioni diverse, alla chiusura dei brani le scelte da fare erano un po’ e in questo ci ha aiutato molto Fabio Trentini che ha mixato le parti, togliendo i dubbi. Avevamo cercato di chiudercelo da soli ma dopo qualche mese abbiamo deciso che serviva una visione esterna per mettere un po’ di ordine.
IR: ho letto che ti piacciono i Drive by Truckers, gruppo tra indie e roots americano e mi è sembrato curioso visto che ormai sembra tu sia un fan del death metal (ridiamo ndr) e per il genere di musica che fai accostabile a dei cantautori che a dei roots rockers.
NVCC: tendo, per reazione se vuoi, ad allontanarmi da quello che faccio. I DBT appartengono ad un filone che ho sempre seguito fin da ragazzo, in loro trovo una certa scrittura e penso che Mike Cooley scriva dei testi incredibili. Ecco non ho ascoltato l’ultimo disco, ma American Band era clamoroso.
IR: una curiosità da fan: il legame con Pennac è durato negli anni o è finito con il nome della band?
NVCC: è stata una trovata ed è morto lì, credo di aver letto le ultime cose quindici anni fa, poi non ci sono più tornato su.
IR: visto che l’album si chiama Superspleen vol 1 ci sarà un volume 2? Appena letto il titolo mi è venuto in mente il disco dei Verdena che hanno diviso in due volumi (Endkadenz 1 & 2 ndr) per poi suonarli in una sola volta per qualche data. Dobbiamo aspettarci la stessa cosa?
NVCC: ci sarà un volume 2. I pezzi sono figli delle stesse sessioni e sono quelli che non abbiamo fatto in tempo a chiudere in prima battuta perché avevamo in testa di fare un disco singolo e ci siamo concentrati solo su una parte dei brani scritti. Se non sbaglio i brani erano venti da cui ne abbiamo scelti dieci e su quelli ci siamo concentrati, l’idea era fare un disco solo ma lavorando su molto materiale. Scrivere “volume 1” era anche per fotografare il momento e per ricordarci su quanto materiale avevamo lavorato.
IR: non tra sei anni spero (ridiamo ndr)!
NVCC: No guarda, come dicevo ci stiamo lavorando e ci sono molte cose che mi piacciono tanto. Vorrei e spero che esca in autunno, ma dipende molto come evolve la situazione in cui siamo e come ci si potrà muovere nell’ambiente musicale. Ora è prematuro dirlo ma verosimilmente uscirà entro l’anno.