Intervista – Giovanni Artegiani
In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo, abbiamo fatto qualche domanda a Giovanni Artegiani, cantautore umbro oggi al ritorno con “Fiore” sempre per Revubs Dischi.
Ciao Giovanni, benvenuto su Indieroccia. Oggi ti ripresenti alla scena dopo un periodo discretamente lungo di assenza. Cos’è successo in questi mesi?
A volte i tempi della musica si allungano senza apparente motivo, ma sono qui. E questo è il secondo atto di un progetto che culminerà con un disco. E sinceramente non potrei essere più felice riguardo a Fiore. Voglio proprio un bene profondo a questa canzone, e sono felice di come sia stata amata da subito da tutti praticamente, non me l’aspettavo. Come non mi aspettavo sarebbe andata così bene in termini di numeri.
Come stai vivendo lo stop che sta ancora immobilizzando il settore? La pandemia ha in qualche modo sbloccato aspetti creativi che pensavi sopiti, oppure tutto questo sta solo limitando la tua creatività?
Direi nessuno dei due. Io mi accorgo che nello scrivere sono molto dentro me stesso, non rivolgo troppo lo sgardo al di fuori. E di carattere cose come questa, pur modificando la mia vita, come poi quella di tutti, non lasciano una ferita o un malessere. Continuo a fare le mie cose, le mie esperienze, con più limitazioni, sì, ma è comunque sempre tutto nuovo da un anno e mezzo a questa parte nella mia vita, e quindi ho comunque avuto tanti stimoli anche in questi 2 anni.
Parliamo di “Fiore”, il tuo ultimo singolo pubblicato per Revubs Dischi. In primis, ti chiedo: perché hai scelto proprio la label di La Spezia?
Io ho scelto loro ma anche loro hanno scelto me ahah nel senso che già ci conoscevamo e dopo un po’ di tempo in cui ci siamo annusati da lontano abbiamo deciso di iniziare un progetto insieme. Mi piace come questa etichetta stia crescendo esponenzialmente, in qualità dei prodotti, numeri e visibilità.
Raccontaci come è nato “Fiore”: hai in mente un immagine particolare del momento in cui hai scritto il brano?
Sì, io nella mia stanza, completamente al buio, eccetto per una lucina blu molto suggestiva che serviva a creare l’atmosfera giusta, in linea con le emozioni profonde che stavo vivendo. Credo sia arrivato questo ritornello e che mi sia accorto subito che mi piaceva tantissimo e avevo detto qualcosa che meglio non sarei riuscito a dire. Ero felice. Ma forse prima di tutto è arrivato il rappato, che oggi è la seconda strofa ma che all’inizio pensavo potesse essere un ritornello.
In qualche modo, “Fiore” sembra proseguire sullo stesso filo narrativo che avevi già inaugurato con il singolo precedente. E’ un mio abbaglio, o c’è qualcosa di vero in quel che dico?
Si certo, “Lei1 Lei2” e “Fiore” fanno parte di un progetto unuco che culminerà con un disco. Sono certamente legate, anche se parlano di storie diverse. La produzione e il modo di scrivere si richiamano a vicenda. Amo molto entrambi questi due singoli, e mi fanno davvero ben sperare per l’album. Sento che stiamo andando nella direzione giusta,e che con fiore abbiamo comunque fatto un passo in avanti rispetto a Lei1 Lei2.
Salutaci con un proverbio delle tue parti.
Ha dit’ Gino che è da gì giù dua è git’ gù lù 🙂